giovedì 23 febbraio 2017

La Storia Degli Exodus e La Morte Di Paul Baloff: Alcool e Droga

Gli Exodus furono una delle prime band propriamente dette Thrash Metal: si formarono infatti nel 1980.
Furono il batterista Tom Hunting e i chitarristi Tom Agnello e Kirk Hammett (si, proprio colui che poi diventerà il chitarrista dei Metallica) a formare la band.
I fans della band venivano chiamati affettuosamente “Exodudes”.
Exodus deriva da "Excess Does".
Hammett lasciò la band nel 1982 e venne sostituito da Rick Hunolt, invece Paul Baloff diverrà il vocalist.


L'ESORDIO
L'esordio, lo storico Bonded By Blood, verrà rilasciato nel 1985.
L'artwork originale dell'album rappresenta due gemelli siamesi neonati, uno normale, l'altro deforme e malvagio.
Raccontando la sua esperienza con Baloff, Hammett disse che una sera, mentre sedevano intorno alla macchina di Paul ascoltando canzoni di Venom e Mercyful Fate, lui, Baloff, Gary Holt e Tom Hunting erano completamente ubriachi, si tagliuzzarono le mani e mischiarono il loro sangue: da lì nacque l'ispirazione per il titolo del disco.
C’era una specie di liturgia, una lucida follia dietro le strofe arroganti e provocatorie di Baloff.
Gary Holt impastava su giri di chitarra velocissimi e marci, alla Venom o Motorhead se preferite.
In effetti il messaggio di Bonded era proprio quello di uccidere, shoccare per il gusto di farlo come si vede nei testi di "A Lesson In Violence", "Metal Command" e la tiratissima e groove "Piranha". Nosi può non citare anche la hit finale "Strike Of The Beast" con il suo incredibile riff.
Solo la parentesi di "And Then There Were None" concede un po’ di spazio alla minaccia politico-sociale del nucleare mentre elenca i particolari più raccapriccianti della fine estrema a cui in quegli anni la razza umana rischiava di essere destinata.
In effetti la parentesi del brano citato stride quasi quanto il piccolo intermezzo acustico di "No Love".
Gli Exodus già in Bonded e successivamente in Pleasures si sono divertiti a spiazzare con questi intermezzi di chitarra impeccabili e via via una vena nei testi sempre più seria e profonda, al punto che già dopo tre album erano passati dallo violenza cieca alla denuncia inviperita del degrado nei quartieri poveri cittadini, la corruzione politica e l’alienazione sociale.
Testi che parlano di scandali politici e dittature, droga e serial killer, sviluppando un sentimento antireligioso.


PAUL BALOFF CACCIATO DALLA BAND PER PROBLEMI DI DROGA
La band parte in tour ma l'alchimia si rompe subito: al termine della tournee Paul Baloff viene cacciato dalla band per abuso di alcool e sostanze stupefacenti.
Baloff dal canto suo continuò a fare più o meno la stessa vita per tutti gli anni ’80: drogarsi, litigare con qualche glamster e farsi cacciare dalle band.
Di quel periodo si ricorda soprattutto la sua attività collaterale di guerra aperta a tutti i posers.
Alle feste c’era sempre e non mancava mai di portare con se il suo tagliaerbe che tirava fuori ogni volta che riusciva a mettere le mani su un capellone laccato.
Molti ricordano ad esempio cosa combinò all’acconciatura molto “Hair Metal” di un rodie di King Diamond.
Verrà scelto come sostituto Steve Souza con il quale verranno pubblicati dischi quali Pleasures Of The Flesh e Fabulous Disaster, oggi considerati classici intoccabili, anche se ai tempi il successo fu abbastanza tiepido.
La storia degli Exodus infatti fu per molti versi simile a quella dei Testament.
Entrambe le band attraversarono gli anni 90 in una lunga zona d’ombra.
Del resto tra Slayer, Metallica, Anthrax e Megadeth la concorrenza ai tempi era altissima.
Quando per la Combat Record nel 1987 uscì Pleasures Of The Flesh, con una produzione troppo ripulita e omologata al confronto di Bonded, molti diedero la band per finita.
Ci fu anche chi attribuì ogni merito per la qualità del primo disco a Hammett e Baloff, trattando il gruppo come un residuato incapace di gestire un’eredità troppo pesante.
In realtà a dare quella direzione cattiva e selvaggia al sound degli Exodus era stato Holt.
Ad ogni modo il disco ebbe un buon successo commerciale, trainato da brani quali "Brain Dead", "Parasite", "Seeds Of Hate" e "Deranged".
Fabulous Disaster del 1988 riportò la band ancora un po’ più in alto ma i vecchi tempi dell'esordio erano ormai lontani.
Ci sono comunque grandi canzoni Thrash e soprattutto un entusiasmo maggiore rispetto a Pleasures, che appare ancora oggi come un lavoro pervaso di malinconia e frustrazione.
Si possono citare grandi classici quali "The Toxic Waltz", la cover "Low Rider", "Verbal Razors", "Corruption", "Open Season" e la stessa titletrack.
Il riscontro positivo di quest’album e il successivo tour organizzato da Headbangers Ball portarono il gruppo allo sfacelo esistenziale e commerciale.
La band sborsò di tasca propria una grossa quantità di soldi per incidere Impact Is Imminent (accolto malissimo dalla critica e ignorato dal pubblico) e poi Force Of Habit (considerato ancora oggi come il disco del tradimento alla causa del Thrash).
Impact Is Imminent uscito nel 1990 risulta poco ispirato e forse un po' ripetitivo, anche se "Thrash Under Pressure", "Within The Walls Of Chaos" e "Only Death Decides" si lasciano ascoltare.
Ma anche a ben vedere "A.W.O.L." e la cadenzata "The Lunatic Parade" non sono assolutamente brutte canzoni.
Si può notare come la durata dei pezzi superi mediamente i 6 minuti, sicuramente qualcosa era cambiato (buoni assoli ma batteria abbastanza ordinaria e poco ispirata) ma il peggio doveva ancora arrivare.
Force Of Habit del 1992 ricercava le sonorità Groove Metal del periodo, una specie di Black Album diciamo. Forma canzone, come insegnavano i Metallica a quei tempi: riff, ritornello ed assolo. Questo si può notare subito in "Me, Myself & I" e nell'ottima "Fuel For The Fire". Tra momenti filler e canzoni troppo lunghe ed inutilmente prolisse, ci sono pezzi discreti quali "Count Your Blessings", "When It Rains It Pours", la folle "Feeding Time At The Zoo". Vanno menzionate anche le rielaborazioni di War ("Low Rider") e Ac/Dc ("Overdose").

Rick Hunolt: "Abbiamo intrapreso una nuova strada nel songwriting: niente più velocità assurde e insensate. Sai, suonare a quelle velocità ci faceva perdere parecchio in termini di impatto e potenza. Finalmente abbiamo capito quale fosse il nostro punto debole. Il nostro obbiettivo non era quello di colpire l’ascoltatore cento volte ma di colpirlo dieci volte con una potenza cento volte più grande!"

In realtà il flop di questo disco costrinse la band allo scioglimento.

Gary Holt nel 1997: "Cosa andò storto dopo Force Of Habit? Vuoi dire cosa andò storto prima! Erano gli ultimi due dischi che proprio non andavano bene, ci abbiamo rimesso tonnellate di denaro, con cui la casa discografica non fece nulla per promuoverli, e il risultato è stato che siamo rimasti senza un soldo e ci siamo separati dalla Capitol. Quei due album si può dire che abbiano ucciso la band. Sarebbe stato meglio che la Capitol ci avesse scaricati prima, avremmo evitato di farli"


LA REUNION
Poi nella seconda metà degli anni ’90, precisamente nel 1996, quando gli Exodus decisero di tornare insieme, a sorpresa chiamarono Baloff e non Souza.

Gary Holt: "Paul è il solito vecchio bastardo, cocciuto e testardo. Se tu lo conoscessi solo un po` capiresti con chi hai a che fare un disordinato, uno che vive alla giornata, uno che non gliene fotte di niente e di nessuno. Ma su di un palco nessuno è come lui... quando gli telefonai per comunicargli che avevo intenzione di riformare la band nel giro di un quarto d`ora me lo sono ritrovato davanti alla porta di casa, lui voleva già provare i vecchi brani, è irrefrenabile..."

Gary Holt: "Non abbiamo deciso di riprendere Souza alla voce perché riportava alla mente il modo come eravamo finiti mentre noi volevamo ricominciare con l’entusiasmo di quando avevamo cominciato"

Chissà cosa passava per la testa agli Exodus, in quegli anni: il Thrash era morto e Paul Baloff era ancora più rottame di quando l’avevano congedato nel 1986.
Vederlo sul palco, ingrassato, barcollante e senza un briciolo di dote canora, fu una cosa assai più dura della musica degli Exodus stessi.
Eppure non è che fosse messo peggio degli altri.
Gary Holt raccontò dopo qualche anno, che se la band girava in tondo senza concludere granché, era perché tutti quanti si drogavano di brutto e stavano sputtanando anche la pagina artistica migliore della loro esistenza.
In Italia si ricorda il concerto a Milano, al Factory, quando Baloff cantò tutta “Bonded By Blood” senza beccare mai una battuta.
Dopo la reunion venne messo sul mercato un nuovo disco dal vivo Another Lesson In Violence (1997).
Peccato che quando la band tornò le cose erano messe peggio di quando aveva mollato tutto.
Nel giro di pochi mesi dall’annuncio e dopo le prime interviste promozionali i giornalisti iniziarono a sollevare dei dubbi forti sul futuro degli Exodus.
I report dei concerti passavano dall’entusiasmo all’imbarazzo totale, dipendeva dalla serata e quindi da come si svegliavano la mattina (e da quello che bevevano).
Baloff spesso sbronzo che non azzeccava una strofa durante le vecchie canzoni di Bonded By Blood.
Gary Holt idem (talmente fatto che si ricorda nel 1997 una testata non voluta a Baloff).
Nel corso degli anni Paul non aveva certo messo la testa a posto nè preso lezioni di canto, e neppure era stata dimenticata quella passione per l`alcool e le sostanze proibite (speed in particolare) che in passato aveva messo nei guai anche Tom Hunting.
Così gli Exodus si esibirono con successo in qualche festival ma nuove tensioni con Paul e la mancanza di un album di studio da promuovere fecero naufragare la reunion.
Nonostante i litigi in seno alla band l`amicizia personale tra i vari membri non è mai venuta meno.
A parte ciò, dal 1997 al 2001 in realtà non capitò granché.
Non appena tornati assieme comunque, gli Exodus si sciolsero di nuovo, in parte dovuto al fatto di liti per motivi finanziari con la loro casa discografica, la Century Media, che non pubblicò un loro concerto per queste ragioni.


LA MORTE DI PAUL BALOFF
Poi Baloff nel 2002 morì.
Precisamente il 31 gennaio 2002, Baloff uscì di casa per fare un giro in bicicletta, ma concluso il giro tornò a casa e si sentì male.
Il cantante entrò in coma irreversibile e fu ricoverato al Highland Hospital di Oakland.
La scelta di staccare la spina fu presa il 2 febbraio 2002 dagli stessi componenti degli Exodus e da alcuni amici, dopo il consenso dell'unico familiare presente.
Aveva 41 anni.
Chi lo conosceva bene non si sorprese più di tanto ma la cosa fece aprire gli occhi a Holt, che iniziò a disintossicarsi, incoraggiato anche il resto della band a seguire il suo esempio.
Billy Milano (S.O.D.): "Era il mio idolo, ogni volta che ero in una stanza con lui, ero invisibile"

Gary Holt: "Ne avevamo sempre fatto uso ma ora stavano diventando un problema sempre più grosso. Hanno contribuito alla morte di Paul e hanno portato via un anno della vita di tutti noi, per poterci rimettere in sesto e ripulirci. 
Mi sono detto "ora basta". 
Quando arrivammo in Europa nel 2002 fu la chance migliore per potermi ripulire. 
Ero lontano dalla droga, lontano da casa... Di solito portavamo le droghe con noi ma quando finivano, finivano... Al termine del tour ero pulito, mi sentivo molto meglio e toccava a me non ricascarci appena tornato a casa"

Gary Holt: "Smettere di drogarsi è come entrare in un fiume di merda e uscire sull’altra riva profumando come una rosa"

Peterson dei Testament lo ricorda ancora come grande guida spirituale nei loro lunghi viaggi di 36 ore a base di speed.
È molto significativo il fatto che nonostante abbia partecipato a un solo disco, per la stragrande maggioranza dei fan degli Exodus, lui è e sarà sempre la sola voce della band.
Steve Souza, infatti, non riuscì mai a rimpiazzarlo nei loro cuori.
Lo stesso Kirk Hammett raccontò qualche anno fa che Baloff era il capitano della nave, dava sicurezza al resto della band, era un guerriero della strada, uno che si era forgiato in mezzo al pattume e alla povertà da cui proveniva, uno scudo tra la folla rabbiosa e le esili membra del futuro chitarrista dei Metallica e degli altri componenti della band.


IL RITORNO DI SOUZA
Nel 2004, Souza sostituì di nuovo Baloff e il gruppo fece uscire Tempo Of The Damned.
Una bella mazzata Thrash come i vecchi tempi ma con una produzione più pulita. Si può capire che la band era ritornata su buoni livelli già dall'iniziale "Scar Spangled Banner" ovvero una mazzata in puro Bay Area Thrash Metal Style, grazie sia alle chitarre di Holt/Hunolt che alla voce di Zetro.
Troviamo canzoni tirate e potenti come "War Is My Sheppard" (venne girato anche un videoclip) ma anche canzoni molto varie quali "Forward March" e la titletrack. Grandi riff in "Shroud Of Urine", "Sealed With a Fist". Song dal sapore più moderno "Throwing Down".
Questa lineup e grande feeling tra i membri fu però un episodio. Souza mollò il gruppo poco dopo.
Motivo? Secondo Holt non ci stava con la testa e metteva agitazione e tristezza nella band, per il cantante in parte era così, anche se probabilmente la motivazione fu economica.
Dopo Souza, Holt mise alla porta anche il suo gemello inseparabile Hunolt, probabilmente per una dipendenza tossica che lui non aveva intenzione di risolvere.
Shovel Headed Kill Machine del 2005 fu un altro buon disco, anche se forse non ai livelli del predecessore. Il nuovo singer Rob Dukes sembra (proprio come per Souza all’inizio) una scelta discutibile ma è l’anello che congiunge il vecchio Thrash al sound del nuovo millennio.
La sua voce, l’attitudine guerresca e nichilista ispirano Holt alla grande. La qualità del disco si evince già dalla seconda traccia "Deathamphetamine, un brano con un Bostaph alla batteria davvero impressionante. Dopo un inizio lento e pesante la canzone esplode in un puro Thrash Metal letteralmente devastante, fatto di continui cambi di tempo tra ritmiche cadenzate e veloci.
Molto old school anche "Karma’s Messenger" e la potente ma cadenzata "I am Abomination". Grandi riff in "Shudder To Think", pesante come un macigno, nella groove "Altered Boy" e "Now Thy Death Day Come" (track studiata per i live). Buona la conclusiva title track cioè furia e violenza senza compromessi, da citare anche la splendida "44 Magnum Opus".
Tom Hunting rientrò in formazione all'inizio del 2007.
In ottobre dello stesso anno venne pubblicato il disco The Atrocity Exhibition...Exhibit A, forse un piccolo passo indietro rispetto ai 2 precedenti dischi perchè non c'è originalità o chissà quali idee dietro ma solo mestiere e zero compromessi (che non è sempre una cosa negativa). Buona la prova del singer Rob Dukes. Basta l'iniziale ed infernale "Riot Act" a mettere subito le cose in chiaro.
Altre hit? "Iconoclast", "Funeral Hymn" e la grandiosa titletrack, l'esibizione di atrocità degli Exodus non conosce cali o momenti morti, forte di riff granitici e di fluidità di ascolto anche quando i tempi si dilatano (5 canzoni su 9 superano i 7 minuti!) e le parti strumentali prendono il sopravvento. Vanno citate anche "Children Of a Worthless God" e "The Garden of Bleeding".
A seguire nel 2010 il decimo album registrato in studio: Exhibit B: The Human Condition.
Il disco riscosse un ottimo successo sia da parte dei fan che da parte della critica.
Odissea Thrashcore da cui è difficile uscirne. 
Il secondo disco si apre come chiude il primo, stesso giro di chitarra e si conclude con l’intro del primo. Un disco che contiene classici brani da pogo con ritmi infernali quali "Class Dismissed (A Hate Primer)" e "March Of The Sycophants".
"Downfall" e "Nanking" si dimenano su di un mid tempo molto gradevole.
"Burn, Hollywood, Burn" è un brutale brano davvero potente, mentre l’apocalittico brano conclusivo "Good Riddance" è introdotta da "A Perpetual State Of Indifference" (una sorta di marcia metallica che ne fa da intro).
L'8 giugno 2014 il chitarrista Gary Holt ha annunciato la dipartita del cantante Rob Dukes e il ritorno di Steve Souza, con il quale è stato registrato l'undicesimo album in studio Blood In, Blood Out, uscito il 14 ottobre dello stesso anno.

Gary Holt: "Zetro è parte della famiglia da secoli, chi meglio di lui?"

Tom Hunting: "Quando hai 20 anni ti puoi ubriacare tutte le sere, ora certamente no, ma abbiamo i nostri “momenti”. Quando hai vent’anni non pensi a niente"

Steve Souza: "Abbiamo davvero vissuto il mito di essere delle rockstar “on the road”, bevendo tutto quello che potevamo, assumendo droghe e scopando tutto quello che si muoveva, queste erano le nostre linee guida. 
Ora non possiamo più seguirle, sarebbe molto dura e non ci siamo più abituati. 
Siamo tutti a pensare “Dai che la prossima settimana siamo a casa!”. 
Devo dire però che ora siamo molto più concentrati sulle nostre performance rispetto a prima. 
C’è un equilibrio completamente diverso, adesso la vita in tour gira tutta intorno alle performance live e ogni show è di alto livello"

Blood In, Blood Out è a oggi il disco più venduto della band dal loro ritorno nel 1997 ma dagli esiti abbastanza discutibili per via d'idee forse riciclate.
Anzi, direi che per buona parte è fatto di riempitivi, anche se rimane un disco accettabile e sotto certi versi maturo e al passo con i tempi. "Black 13" parte in modo anomalo, prima che sia Tom Hunting a percuotere nella maniera che tutti noi conosciamo. Ottima la successiva titletrack, "Collateral Damage" con Hunting protagonista del pezzo, così come la violenta ed old school "Body Harvest". "BTK" è invece la "Toxic Waltz" del nuovo millennio, dal ritornello orecchiabile. Un disco non brutto ma di mestiere come detto.

sabato 11 febbraio 2017

La Storia Degli Jacula: Magia, Occultismo, Riti e Medium

"Considero l'anima la vera essenza dell'essere umano, la dimensione interiore che si sposa con la conoscenza e la cultura, col pensiero e con i propositi artistici. La mente è in costante divenire e crea il pensiero e l'IDEA in base agli input esterni che riceve ed elabora"


A fine anni 60 a Cerreto, Marche, Antonio Bartoccetti (al secolo Antonius Rex) appassionato di natura, animali notturni, di luna piena, esoterismo e magia comincia ad appassionarsi alla musica.
In quel periodo a Cerreto ci vive anche uno strano personaggio, Franz Parhenzy, conosciuto come “il Mago”, che vive su un monte e pratica strani riti.
Bartoccetti a 18 anni lo conosce, venendo introdotto nell’affascinante mondo dei riti esoterici, con cui nutre la propria sete di conoscenze oscure e inizia a prendere ispirazione e a scrivere pezzi che poi appariranno sul primo disco.
Nasceranno così a Milano gli Jacula.
Della band faranno parte anche Doris Norton, una ragazza dagli occhi di ghiaccio definita angelo nel cantare e demone nel suonare un vecchio armonium e il chitarrista Alvin Lee.
Il genere suonato è un Prog Rock molto oscuro ed esoterico.

Antonius Rex: "La magia è stata un fulcro vitale che mi ha spinto a creare le mie esperienze artistiche, ad accrescerle di nuovi elementi, a maturarle progressivamente in una visione sempre più mistica e personale. La magia è sicuramente il ponte fra l'uomo e Dio e per arrivarci non c'è bisogno della fede in costante passività.. ci sono altre strade forse nere ma più veloci.
La magia è il modo più veloce per giungere a una conoscenza sovrannaturale, cosa che nella dottrina cattolica avviene con la fede...ma io non ho mai avuto la forza di aspettare. Ho assistito anche a rituali "neri" e in questo caso la sacerdotessa era Wandessa Yelton moglie dell'organista Charles Tiring. La magia nera è una scienza troppo terrena basata sul potere dell'oro e del sesso...e quindi amata dalle persone che definisco comunque non grandi"


GLI JACULA: PROBLEMI DI CENSURA E LA MUSICA UNDERGROUND
Antonio si rende conto che il materiale deve finire nelle mani giuste, di persone che possano catturarne i messaggi criptici ed esoterici , e così il primo album (1969), intitolato ‘In Cauda Sempre Stat Venenum’ viene stampato in sole 300 copie (fatte girare fra i vari personaggi che ruotano attorno al chitarrista e sette religiose).
La copertina raffigura un rito negromantico.
Troveremo canzoni oscure come ‘Triumphatus Sad’ e ‘Magister Dixit' grazie all'organo liturgico, un Hammond, una Gibson e un basso ribassato e timpani orchestrali.
La sinistra litania dell' organo da chiesa (Charles Tiring) e un piano magnificamente suonato da Doris Norton in Ritus indica chiaramente la matrice impressa al sound: misterioso, oscuro, introspettivo ed evocativo.
Il brano successivo Magister Dixit, con cupe note di organo e un mistico suono di harmonium intervallato da lente percussioni è un' esplorazione  meditativa attraverso castelli abbandonati, cimiteri, foreste e nebbia.
La tensione è finalmente spezzata da una voce: la dissonanza della chitarra in Triumphatus Sad coniuga l' inquietante presagio, sostenuto da sottofondi tastieristici apocalittici e sacrali.
L'album verrà ristampato nel 2001.

Antonius Rex: "‘In Cauda’ è stato un lavoro spontaneo, ci è servito primariamente per soddisfare il proprio Io e secondariamente, forse, per comunicare un messaggio esoterico fuori dal tempo e dalle mode musicali dell'epoca. A distanza di più di 30 anni In Cauda, quasi come profeticamente, è di nuovo disponibile come LP e CD"

Antonius Rex: "Chi è in grado di rendersi conto che esiste un mondo parallelo a quello terreno e cioè quello spiritico, avrà una vita totalmente diversa da quella di un così detto comune mortale.
Ci sono mezzi diversi per scatenare il proprio io e mettersi in contatto con dimensioni spirituali che aleggiano su piani superiori. 
Certamente uno di questi mezzi può essere la meditazione interiore, ma non solo, io ho provato durante l'arco della mia esistenza esperimenti magici che a raccontarli minuziosamente farebbero inorridire, con i quali ho accresciuto la mia visione spirituale, spesso mettendomi in diretto contatto con dimensioni ed entità che fino a quel momento ignoravo. 
Una persona dev'essere naturalmente predisposta se vuole cercare di approfondire determinate esperienze, alle volte non facili da affrontare, e non deve essere spinto solo dalla pura e semplice curiosità altrimenti si rischia di commettere degli errori enormi e cadere nel baratro. 

Tra il bene e il male possono esistere o coesistere molteplici situazioni di natura differente e con caratteristiche ben delineate. Io non scelgo nulla tra il diavolo e dio: il mio senso di accrescimento spirituale non si focalizza sulla ricerca di una possibile comunione con una di queste due entità... il mio percorso di elevazione spirituale (trascendenza) è ben diverso e tende a inglobare nel proprio intimo una conoscenza superiore. Soltanto incuneandosi negli anfratti più reconditi e più bui potrai trovare la via. In ogni caso il mondo bianco e il bene sono prioritariamente raggiungibili attraverso la fede, mentre i 648 micro-demoni offrono cose più veloci ma solamente su questa stupida e amorfa Terra"


RITI NEI CASTELLI
Successivamente Antonius va ad abitare in un castello che utilizzerà come covo per prendere ispirazione e registrare altra musica: così nasce nel 1972 ‘Tardo Pede In Magiam Versus’.
Anche qui il lavoro è imperniato di atmosfere oscure e tastiere, oltre che da testi quasi recitati ed un violino.
Il principale ingrediente dell'album sono come detto le lunghe e spettrali parti strumentali d'organo, e la suggestiva U.F.D.E.M. mette davvero i brividi.
Le atmosfere cupe abbondano, ed alcuni brani, come 'Long Black Magic Night' con parti parlate in quietano non poco.
Copertina medesima al precedente lavoro, ma stavolta a colori per un album stampato in 1000 copie ma che non raggiunge le 200 vendute.
Antonius Rex: "La vita terrena si basa su violenza, sesso ed oro. Purtroppo la figura femminile non ha possibilità di Felicità mentre la figura maschile ha solo l'illusione di vivere meglio ma tutto ciò non è mai reale. Gli uomini sono perdenti perchè sono vittime delle donne ma al tempo stesso le donne non possono essere felici, se non temporaneamente.
Per liberarsi dalle leggi terrene che come detto sono basate sul sesso e sull'oro è necessario entrare in un mondo prima praeternaturale e successivamente trascendentale, dialogare con gli spiriti per rendersi conto dell'altra realtà. 
La vita è una vera violenza per chi non nasce con la fortuna a lui sorridente... è necessario amare se stessi, rispettare se stessi per poter essere in sinergia con gli altri"


ANTONIUS REX, GLI OCCULTISTI E LA LETTERA DIABOLICA AL DEMONIO
Dopo pochissimi concerti la band si scioglie (unica data italiana sarà a Milano, di fronte a circa 45 spettatori), in realtà sarà solo Tirino a separarsi dagli altri, visto che il progetto musicale va avanti, ma cambiando nome sia del gruppo: Antonius Rex.
Neque Semper Tendit Rex’, vedrà quindi Tiring sostituito da Albert Goodman, personaggio che ospita il gruppo nella campagna londinese, in un castello denominato ‘A.Rex Covent dove nascono le nuove composizioni registrate in totale reclusione, intervallata da brevi pause alla ricerca di natura e luna piena.
A detta dell'autore, nonostante un accordo per realizzarlo con la Vertigo, l'etichetta considerò l'album troppo offensivo, per la copertina in bianco e nero che riproduceva una lettera "diabolica" del diciassettesimo secolo e per i testi troppo forti, specialmente quelli di 'Devil's Letter'.
Sostanzialmente su tratta di una lettera diabolica del 1624 che pare possa, seguendo un certo rituale, fare apparire il Demonio.
Secondo la band il demonologo Giulio Tasnad riuscì a far apparire una figura diabolica.
Antonius Rex: "La quarta volta che ci recammo in Romania, nel 1976, per i nostri studi su certe presenze della notte, il nostro maggiordomo, o se preferisci segretario, vendette a tre rumeni i nostri tre passaporti e per questo fummo costretti a restare in Romania per oltre tre mesi... lì comunque componemmo del buon materiale fra cui un brano ispirato alla immortale storia della ‘Mano di Gloria’ "

Band: "Se esiste Dio esiste anche la potenza nera, così come se esistono gli Angeli, esistono anche quelli che più di una volta ho definito i micro-demoni sparsi nel mondo in un piccolo esercito di 648 unità in lotta perenne con 657 angeli"

L'uscita dell'album venne allora prevista per l'etichetta Darkness, di proprietà del batterista Albert Goodman, ma il disco non fu mai realizzato ufficialmente.


L'AURA MALEDETTA
La band si contornò in pochi anni di un’aura maledetta, e non soltanto per la musica.
Come detto la copertina è costellata di simboli magici, e di grafìe risalenti al 17° secolo e attribuite all’occultista Asmodeo.
Pare che durante le registrazioni fossero stati organizzati dei riti magici e sia Goodman che il medium Giulio Tasnad, allora collaboratore della band, abbiano avuto un incontro con Satana.
Lo stesso Goodman morirà qualche anno dopo in circostanze mai chiarite, tanto da far pensare che tra le cause del decesso, vi furono anche quelle invocazioni sataniche.
Anche il successivo 'Zora' avrà problemi di censure, soprattutto per quanto riguarda la copertina poi modificata nella successiva ristampa.
Il quarto LP a firma Antonius Rex sarebbe dovuto uscire nel '79 per la RCA: Anno Demoni, concepito ed inciso nell'arco di dieci anni, viene però rifiutato per i testi pesantemente rivolti verso l'occulto.
Bisognerà attendere il 1992 per poter ascoltare tale opera, quanto di più Dark ed esoterico Bartoccetti e la Norton abbiano mai prodotto.
La parabola del gruppo sembra venire archiviata dal rabbrividente Praeternatural ('80), disco maturo in certe sue rarefazioni Ambient.
La band abbraccerà sempre più territorio elettronici e la carrirera proseguirà sino agli anni 2000, anche se lo stesso Antonius Rex rinnegherà alcuni primissimi lavori etichettati come peccati di gioventù.


IL RITORNO DEGLI JACULA
Nel 2011 sorprendentemente gli Jacula verranno riesumati e pubblicheranno Pre Viam (anagramma di Vampire).
Della band fa parte anche la medium Monika Tasnad.

Antonius Rex: "Fin da piccolo ho frequentato il mago Parthenzy passando con la sua scuola esoterica anche 12 ore al giorno. Ho visto cose incredibili e fenomeni non narrabili: successivamente ho anche tratto dei brani dalle sue litanie nate dalla trance.
Mio nonno utilizzava la magia forse per denaro...trovò un tesoro nella rocca degli Ottoni dove erano avvenuti svariati suicidi e morti violente. Anche questo è stato un mezzo per conoscere la profondità del lago stando a riva. Gli studi li ho fatti in area filosofica che è una disciplina parallela alla magia.
Normalmente mi ritiro in Romania presso la medium Monika Tasnad, con la quale abbiamo anche vissuto due notti al castello di Vlad. 
Altre volte invece preferisco i monasteri umbri di clausura dove due disponibilissime abbadesse mi danno la possibilità di portare alcuni strumenti lasciandomi due stanze a tempo indeterminato. Ovviamente entro ed esco ma comunque la maggior parte del materiale lo compongo nel monastero solitamente nel silenzio estremo della notte...così è avvenuto per l'album "Per Viam"
Da qualche anno il messaggio musicale esoterico si sviluppa con sceneggiature scritte su esperienze di vita realmente vissute. 
Sceneggiature che vengono poi convertite in composizioni musicali che si rifanno rigorosamente alle sceneggiature stesse. 
L'ultimissimo esempio è naturalmente "Possaction" storia di una ragazza realmente posseduta e casualmente registrata nelle sue esasperazioni del possesso...nell'album "H.D." ci sarà la versione assolutamente integrale e terrificante di "Possaction" con tutte le variazioni di tono della voce della vittima (la ragazza posseduta chiamata Sandra è morta nel 2010)"

Antonius Rex: "Dicono che io abbia condotto Wandessa Yelton verso rituali oscuri quindi che l'abbia portata al suicidio psichiatrico. Ma non è vero. 
Giudici e udienze per oltre 9 anni.
Charles Tiring è stato il nostro primo organista classico...direi capace di dare un tocco di ulteriore lusso alle mie composizioni. Andavo a casa sua con la chitarra acustica ed insieme scrivevamo le partiture per il church organ. 
Era un 68enne con la moglie 18enne...ex novizia. 
La moglie Wandessa, tanto tempo ricoverata in psichiatria, era una delle donne più belle del mondo. 
Poi è stata la volta di Albert Goodman, un batterista davvero mediocre che però ci promise l'uscita con Vertigo. 
Sia Charles che Albert sono scomparsi in circostanze misteriose, del primo il corpo non verrà mai ritrovato"

Antonius Rex (sul suo progetto C.M.): "Sono stato protagonista di un progetto eliminatorio che naturalmente ho bypassato grazie alle premonizioni e alle visioni della mia personalissima Monika Tasnad. 
Esistono due tipi di morti: la morte "demente" degli ospedali, dei medici e di quanti percepiscono un provento dalla malattia degli altri. 
Questa morte è comunque casuale e non ha alcun valore a livello mistico-magico-esoterico...avviene casualmente e può colpire chiunque, anche se alcuni soggetti possono tentare di evitarla. 
L'altra morte, quella vera, quella grande, è la fida consigliera di Dio ed è chiaramente colei che ti trasporta in un altro mondo. Normalmente gli uomini la temono e la sfuggono e qui sta l'errore... bisogna amarla ed anche possederla"

venerdì 3 febbraio 2017

Mercyful Fate e King Diamond: Pensieri Sul Satanismo, Sugli Spiriti e Demoni

"La notte è il mio regno. lo odio la luce del giorno, nel mio appartamento ho sempre le tende tirate. Io amo le situazioni oscure e cariche di tenebrosa atmosfera. I nostri riti sono molto eccitanti, ma molti li trovano un po’ paurosi per la pesante atmosfera che si viene a creare. I partecipanti sono trasposti in una inconsueta dimensione che è troppo eccitante per non essere vissuta"

I Mercyful Fate furono una band danese fondata a fine anni 70.
Diedero un contributo notevole sia dal punto di vista musicale che testuale, senza scordarci di quello scenografico.
A livello musicale influenzarono sia la scena Heavy Metal che Prog spostata verso l'Horror, inoltre furono la prima band Metal a cantare in falsetto.
Niente si può dire dal punto di vista strumentale ai due formidabili chitarristi Hank Shermann e Michael Denner capaci di assoli veloci e allo stesso tempo ispirati e melodici.
Per quanto riguarda le tematiche invece influenzeranno molte band Black Metal norvegesi degli anni 90.
Esoterismo, satanismo, occultismo, riti, magia nera.
Il satanismo di King Diamond fu influenzato dagli insegnamenti di Anton LaVey.
Coperto dal face-paint con tanto di croce rovesciata sul viso, bardato di pelle e con catene, egli si è sempre esibito utilizzando un microfono costituito da ossa umane (incrociate a forma di croce rovesciata).
La mascotte del gruppo e un teschio, a cui la band ha dedicato il titolo di un album (Melissa).
Il cranio proveniva da un cimitero sconsacrato.
Melissa invece era il nome di una strega e, la cosa peculiare di questo cranio è che c'è un buco nella parte occipitale, sicuramente derivato da, pare, un colpo d'accetta (in Danimarca è illegale possedere ossa umane).
La madre di King Diamond nacque fuori da un normale matrimonio, perché la nonna di King era rimasta incinta dopo un rapporto col figlio del padrone e decise di abbandonare la figlia in quanto fonte di scandalo.
Quando la madre di King divenne adulta, tornò dall'anziana madre, perdonandola ma la nonna comunque non la riconobbe mai, neanche per riconoscenza, indicandola alle proprie amiche come una sorta di badante e senza rivelare loro il rapporto di sangue che invece le legava.
Ciò portò King Diamond ad odiare e disprezzare le visioni medievali imposte dalle religioni, portandolo a divenire un emissario del satanismo.

King Diamond: "Io sono il maestro di cerimonie, e dirigo i riti sul palco, la loro parte satanica, mentre gli altri devono solo fare i movimenti sul palco che la cerimonia richiede. 
L'immagine diversa fra me e il resto del gruppo dipende dalle diverse personalità che noi abbiamo. lo mi sono sempre presentato alle cerimonie con il volto dipinto, anche prima dei Mercyful Fate, e mi sono sempre interessato di terrore, magia nera. lo ho tutte le idee perverse e maligne e dedico che cosa deve essere aggiunto al nostro rito per renderlo mistificante. 
La magia nera è il mio primo interesse e il senso della mia vita, mentre per gli altri non lo è: loro assistono a quello che io faccio, alcuni ne sono anzi un po’ impauriti.
Io pratico magia nera da molto tempo: la gente pensa che essa sia malvagia e cattiva, che il satanismo sia la pratica del Demonio, ma se avessero la voglia di leggere la Bibbia Satanica, avrebbero una opinione diversa. 
La Bibbia Satanica è qualcosa di molto realistico, è applicata alla vita quotidiana, invece di essere una religione astratta. C'è una frase che è fondamentale per capire il significato di questo legame con la realtà: “Do what ye will, shall be the whole of the law”, che significa fai quel che vuoi, cioé bevi, fuma, fai l'amore, non c'è niente di male in ciò. 
Altre chiese chiamano tutto ciò peccato; per loro i piaceri che l'uomo può ottenere dalla vita sono peccati che portano al tanto sbandierato inferno. 
Tutto ciò è assolutamente ridicolo. 
Io non sto cercando di convincere la gente a convertirsi al Satanismo, poiché penso che la cosa importante sia credere in qualcosa, ma essi non dovrebbero essere così astiosi nei suoi confronti"
"Ho letto il libro di LaVey e ho pensato che coincidesse con la maniera in cui io vivo la mia vita. Non è che fosse una grossa religione o qualcosa di simile, era uno stile di vita che sentivo mio al cinquecento per cento. Ed è semplicemente bello poter ritrovare i propri punti di vista ed i propri pensieri messi per iscritto, in un libro: in un certo senso ti dà conforto. 
Io mi sono sentito proprio così e puoi trovarne un riflesso nei primi testi di King Diamond e dei Mercyful Fate. 
A quel tempo usavo la parola Satana e per me aveva un significato molto particolare, non era quello che gli davano tutti gli altri"

"Io non credo che chi ha fede in qualcuno o qualcosa sbagli, l'importante è che nessuno cerchi di convincermi delle proprie sicurezze e teorie! Le mie credenze sono diverse da quelle di chiunque altro, io non credo in quello che è scritto in questo o quel libro, ma posso comunque affermare che mi trovo d'accordo con il Satanismo, teoria descritta in maniera completa nella Bibbia di Anton Levey; e quello scritto non tratta propriamente di teologia o filosofia ma, molto più semplicemente, di logica. Segue e descrive gli istinti umani, non la spiritualità. Io credo che molte persone che mi conoscono sappiano che non credo in Satana nel senso cristiano del termine, così come non credo in Dio in senso satanista. Io personalmente parlo del fato, in quanto ritengo che nella vita di ognuno di noi esistano il fato e la fede. Io credo in qualcosa che, evidentemente, non è conosciuto e, soprattutto, accettato dalla gente. Noi non trasmettiamo impulsi negativi, semplicemente parliamo di come concepiamo la vita. E' una nostra convinzione, che non deve necessariamente essere la vostra. 
Il nostro messaggio è: vivi la vita come meglio credi, purché questo non sia dannoso al tuo prossimo. E questa è anche una risposta alle organizzazioni che da sempre ci attaccano" 


"La filosofia satanica non scinde inferno e paradiso come la cultura occidentale insegna: l'inferno è un nome per il luogo dove si trovano tutti i poteri e Satana non è il nome per un solo Dio, ma impersona tutti i poteri dell'oscurità e dell'ignoto. 
Questi poteri sono altrettanto cattivi, quanto le cose conosciute. 
Se non ci fosse il male non ci sarebbe il bene, ci deve per forza essere un contrasto, non c'è bianco, senza nero"

"Io non credo in un unico Dio al di sopra di tutto e di tutti, come avviene nel Cristianesimo. 
Chi mi può provare che ci sia un unico Dio giusto e al di sopra di tutto? 
Chi mi può provare o chi ha stabilito che il Dio del Cristianesimo è superiore alle divinità delle altre religioni? 
D’altro canto non posso provare nemmeno il contrario, ovvero che ci sia qualche entità ‘superiore’ al Dio dei Cristiani"



L'EPISODIO CON LE GIRLSCHOOL
King Diamond parla di un concerto del 1982 dove facevano da spalla al gruppo inglese Girlschool: "Il nostro primo rito con un gruppo maggiore fu a Copenaghen con le Girlschool. 
A detta di tutti l'atmosfera che si respirava nella hall era molto pesante ed irreale. 
Terminato il nostro show, ero nel mio camerino a togliermi il trucco e da lì potei sentire che durante il primo brano delle Girlschool c'era uno strano rumore stridulo che proveniva dagli speakers. 
Uno dei nostri roadies corse nel camerino e mi segnalò il fatto; io, senza un motivo apparente gli risposi: “Non ti preoccupare, aspetta un minuto e finirà per il resto della serata”. 
Alla fine del brano la chitarrista è stata colpita da una scarica elettrica proveniente, pare, dalla chitarra e portata in ospedale; il concerto, ovviamente, non è proseguito. 
I successivi controlli dei tecnici e della polizia non riscontrarono assolutamente nulla di anomalo ed il fatto non ha trovato una spiegazione. 
Inutile precisare che le Girlschool non vogliono più fare tournee con noi. 
Il tutto mi ha dato molto da pensare e credo che i Mercyful Fate siano amici dei poteri occulti delle tenebre"


L'ESPERIENZA CON SPIRITI E DEMONI
King Diamond: "Ci sono molti poteri occulti, io credo anche negli spiriti: sono attorno a noi. 
A volte si mostrano, a volte no ed hanno una influenza sul nostro destino, fanno sì che la nostra vita sia un equilibrio di bene e male. 
Gli spiriti esistono, noi tutti eravamo spiriti e abbiamo vissuto  vite precedenti, avremo anche vite future. lo credo che allo stato di spirito si abbia la possibilità di rivedere tutte le vite precedenti, cosa non consentita mentre si è allo stato di esseri umani. 
Poche persone hanno la possibilità di descrivere fatti e cose di vite vissute in precedenza, ciò può accadere anche solo per un solo breve periodo della stessa"

"Realizzato il nostro primo demo-tape, il batterista e mio fratello erano presenti nel mio appartamento, stavamo aspettando gli altri ragazzi per mostrarlo e ascoltarlo, quando ad un certo punto il bicchiere di mio fratello si sollevò in volo per 30 centimetri e scese giù di nuovo" 

"Io, in presenza di altre persone, ho visto il mio bicchiere sollevarsi in aria dal tavolo; mi sono sentito tirare per i capelli in momenti in cui in casa ero solo: non sono bugie" 
Nella casa di Diamond avvenne anche altro di esoterico. 
In un angolo della stanza, Diamond, teneva una specie di altare con un panno nero e candele accese, una statua di un idolo pagano, Bafometto, e due libri occulti, la Bibbia Satanica e il Necronomicon, al centro un teschio umano.

"A un certo punto lasciammo da soli Timi e la sua ragazza per divertirci un po’: io, Lars e James ce ne andammo nella mia camera da letto per giocare a calciobalilla. 
A un certo punto sentimmo un rumore spaventoso. 
Corsi in salotto e Timi e la ragazza erano lì, seduti con le facce bianche come lenzuoli. 
Tutto quello che prima stava sull’altare, era sparso per terra. Tim disse che si era sentito sollevare e scagliare via. Al che io dissi ‘Sono loro. Non preoccupatevi.’Ma poi la ragazza andò in bagno. Dopo qualche minuto, la sentimmo piangere e iniziò a gridare: ‘Qualcosa mi sta ringhiando contro. Non posso uscire! La porta è bloccata!"

Diamond non ha nessun dubbio: quella notte ci fu un’infestazione, solo una delle tante in quella casa; a dimostrazione del fatto che intorno a lui viaggiassero davvero presenze oscure.


TESTI SATANISTI
Parlando dei testi, in Melissa c'è ad esempio Into The Coven ('vieni, vieni nella mia congrega e diventa figlio di Lucifero, ora calpesta la croce'), At The Sound Of The Demon Bell (Sopra una croce che sta bruciando, il signore Gesù con Satana al di sopra, dev'essere un disonore vedere il Signore cadere ancora'), Black Funeral o Hail Satan' (Lei era una vittima della mia setta'), Satan's Fall ('È la caduta di Satana? No, è la chiamata di Satana; crani alti sui pali, è l'epigrafe di Satana, qualcosa di nuovo non la può cancellare: 666, lo chiamano la Bestia').
La titletrack Melissa, narra di una donna accusata di stregoneria e quindi bruciata al rogo da un prete cattolico ('Melissa tu eri la Regina della Notte, tu eri la mia luce; giuro vendetta sul sacerdote, il sacerdote deve morire nel nome dell'Inferno. Melissa puoi sentirmi? Melissa sei lì? Niente è rimasto là fuori, ti hanno portata via da me, io credo che Melissa sia ancora con noi'), col brano che si ergeva a simbolo di tante ingiustizie e discriminazioni compiute dalla Chiesa Cattolica.
Melissa è, come detto all'inizio, il nome del teschio custodito gelosamente da King Diamond, a suo dire il testo della titletrack gli venne narrato dallo spirito stesso.
Leggenda vuole che in seguito queste ossa furono rubate durante un concerto in Danimarca ma poi vennero recuperate.

King Diamond: "Il testo di Curse Of The Pharaos è un fatto vero accaduto alcuni anni fa quando una coppia di turisti ha profanato una piramide in Egitto e la donna ha rubato un piccolo monile che giaceva ai lati di una tomba. La Valle dei Re è un luogo misterioso, e da allora, a causa di quel furto, la vendetta dei faraoni si è abbattuta su di loro. 
Sono successe tante cose strane, fra cui la morte del marito e della donna stessa per mai chiariti motivi. 
Non bisogna disturbare i morti in modo sacrilego, perché il loro animo è ancora vivo e riposa soltanto" 

Nel secondo disco, Don't Break The Oath, troviamo Nightmare: 'C’è una luce nell’uscio, entrano 13 ombre, fanno il segno del seme demoniaco: sono nel mezzo di un cerchio magico, qualcuno mi dica cosa sta succedendo! Solo noi sappiamo il segreto della maledizione che porti con te'.
Desecration Of Soul narra di rapporti carnali ('Un accoppiamento nella notte, due ombre sopra una tomba: urla di piacere, urla di dolore; giovani amanti, dovete essere pazzi per farlo: è il dissacramento delle anime nel loro santo nascondiglio'), mentre in Night Of The Unborn si immaginavano spiriti di bambini non nati che danzano nella notte, invece Princess Of Hell è esoterica come poche ('Benvenuta a casa mia, Principessa dell'Inferno, ti saluto ancora una volta nel nome di Satana').
Come To The Sabbath invece è inquietante: 'Vieni al sabba, sabba, la cerimonia sta procedendo, è ora che tu ti conceda i tuoi desideri; una cattiva maledizione sul prete che ha preso la vita di Melissa, adesso dobbiamo concludere il rituale. Le streghe e i demoni stanno arrivando, devi solo seguire il magico richiamo; vieni, vieni al sabba, sotto il ponte in rovina'.
E poi ancora: 'Se tu dici "paradiso", io dico "un castello di bugie", se tu dici "perdonalo", io dico "vendetta": mio dolce Satana, tu sei l’unico'.
Ma forse il vero piatto forte è The Oath ('il patto'):

Sotto il simbolo del creatore
Io giuro che d’ora in poi sarò
Un fedele servo di sua maestà
Il più giovane arcangelo
Il principe Lucifero
Colui che il creatore ha scelto come suo reggente
E come signore di questo mondo
Io rinnego Gesù Cristo: l’ingannatore
E rinuncio alla fede cristiana
Ritengo di essere disgustato da tutti i suoi lavori

Adesso, parlando da possesso
in un corpo umano
In questo mondo, giuro di dare la mia piena
Fedeltà al suo legittimo maestro
Giuro di venerare il nostro signore,
Satana, e nessun altro
Nel nome di Satana, il regnante della Terra
Colui che spalanca le porte dell’inferno
E arriva dagli abissi
Sotto questi nomi: Satana, il Leviatano
Belzebù, Lucifero
Bacerò il caprone

Io giuro di dare la mia mente
Il mio corpo e la mia anima onestamente
Per sostenere i
Piani dei nostro Signore, Satana
“Fai ciò che vuoi” sarà
L’unica legge
Come all’inizio dei tempi
Come è adesso e come mai sarà
Un mondo senza una fine, amen

Dopo solo due album, i rapporti all'interno della band cominciano a deteriorarsi poiché King Diamond vuole continuare sulla strada dello stile oscuro e tetro che tanto ha dato al gruppo, mentre Hank Sherman vuole una svolta maggiormente commerciale.
Le divergenze fra i due sono insolubili così nel dicembre 1984 la band si scioglie.
Durante la carriera solista di King Diamond dove vedranno alla luce, tra gli altri, due capolavori del calibro di Fatal Portrait ed Abigail (entrambi due concept basati sempre su forze soprannaturali, occultismo e maledizioni), 9 anni dopo dallo scioglimento, precisamente nel 1993, i Mercyful Fate si riformano dando alla luce quell' In The Shadows che sorprende un po' tutti per freschezza compositiva e per i testi abbastanza diversi (l'horror sempre alla base).
Vedranno poi la luce altri quattro album: Time, Into The Unknown, Dead Again e 9 ma questa è tutta un'altra storia.


Dedica su Abigail al padre: 
"This album si dedicated to the memory of the bravest and noblest man I have ever known,my father. 
R.I.P. until we meet again. King"