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mercoledì 24 ottobre 2018

La Storia Di Leviathan e Di Wrest: Accuse Di Violenza Domestica ed Altre Controversie

Il progetto Leviathan nasce nel 1998 grazie a Jef Whitehead, con lo pseudonimo di Wrest che registra e suona tutti gli strumenti, incluse le voci.
La maggiorparte dei testi parlano di suicidio ed odio.
L'esordio è "The Tenth Sub Level Of Suicide" uscito nel 2003 e registrato con un registratore a 4 piste Tascam in solitario nella casa di Wrest.

"Il disco tratta di diverse fasi/livelli di contemplazione verso un'azione: l'atto di auto-sterminio. Tutti i testi, ad eccezione due brani, parlano di suicidio, in una forma o nell'altra"

Musica disperata, malata, Black Metal senza compromessi.
Lo screaming è nero come la pece, la produzione scarna; le pulsazioni del basso rendono tutto più angosciante ed i momenti lenti nelle canzoni dei Leviathan (come in "The Bitter Emblem Of Dissolve") fanno davvero impressione.
“He Whom Shadow Moves Toward”  riesce a coniugare perfettamente il trascinante vortice di dolore emotivo, grazie anche ad una voce molto filtrata che cambia dal più classico screaming a urla che sembrano il lamento delle anime dei dannati.
Un disco comunque difficile da ascoltare e soprattutto da assimilare, anche per la sua elevata lunghezza (oltre 70 minuti).
"Tentacles Of Whorror" esce nel 2003 con una copertina oscena e mal realizzata.
Già la prima traccia "What Fresh Hell" credo possa riassumere quello che si ascolterà successivamente: un arpeggio volutamente scoordinato senza un tempo di riferimento (mai sentito niente di più miserabile), seguito da una classica sfuriata Black caotica inframezzata da riff Thrash, ma sempre stracolmo di disperazione nera.
Le prime cinque tracce sono su questa falsariga: Thrash, Black con anche influenze Epiche.
Le canzoni successive invece cambiano completamente registro con lunghe parti strumentali ed atmosferiche.
La sezione ritmica è lanciata a tutta velocità, anche se c'è una certa ripetitività di fondo (anche per via dei 72 minuti di lunghezza).
"A Silhouette In Splinters", limitato a 500 copie, esce nel 2005 e qui Wrest cambia completamente registro abbandonando le chitarre distorte in favore di un'atmosfera Dark Ambient/Noise.
Per la verità si tratta di vecchie registrazioni.
L'inizio è misterioso con le tetre chitarre di "Traveling Over The Ocean's Skull" e "It Comes In Whispers, Part II".
"Particular Dis-ease" è altrettanto Horror e demoniaca.
"Shimmering With Horn Of Woe" è cupa, idem "A Silhouette In Splinters".
"Blood Red And True, Part 2 (A Spell To Vanquish Sea Serpents)" chiude il sipario con atmosfere che richiamano anche gli Abruptum.
Complessivamente il minutaggio scende a 47 minuti.

Wrest: "Si inizia sempre dalla batteria, mio primo amore e mio strumento preferito, e poi si ‘rovina’ il tutto da lì. Sono passati molti anni da quando ho avuto accesso ad uno spazio personale in cui poter suonare indisturbato, per cui oggi giorno scrivo e registro molta più musica che in passato"

Wrest, schivo ed ostile ai media, ebbe diversi problemi con il rilascio del quarto full "Massive Conspiracy Against All Life" (con la Moribund Records), pubblicato il 24 marzo 2008 in Europa e il 25 marzo 2008 in Nord America.
Riff sparati con la consueta velocità, sfuriate dissonanti, chitarre striscianti e arpeggi, vuoti Ambient/psichedelici mai posizionati a caso, batteria acustica per un sound scarno ma allo stesso tempo ricercato.
L'album inizia con "Vesture Dipped In The Blood Of Morning", un brano intenso, composto da sulfurei riff e furiosi blast beat.
"Merging With Sword, Onto Them" è oscura e spaziale allo stesso tempo: sembra provenire da un'altra dimensione.
"Made As The Stale Wine Of Wrath" si apre con un arpeggio disarmonico che lascia spazio a un pezzo violento ma allo stesso tempo epico.
"Receive The World" è un misto di Black/Death con finale Ambient.
Per concludere "Noisome Ash Crown" è un pezzo che, dopo una malinconica introduzione di batteria e synth, si mostra quasi sperimentale.


I PROBLEMI CON LA GIUSTIZIA
Alla fine del 2008, Wrest fu arrestato per possesso di droga in Tailandia.
Lo stesso fu nuovamente arrestato il 9 gennaio 2011 con l'accusa di violenza sessuale e violenza domestica.
Quest'evento sarà il tema portante di "True Traitor, True Whore".
Sei furono i capi di accusa (tra cui tentato stupro ed omicidio) ma Wrest mantenne la sua innocenza, tranne per quelle di violenza domestica aggravata (due anni di libertà vigilata).
La prima cosa che balza all'occhio è la copertina provocatoria, raffigurante la mano dello stesso  musicista, marchiata A.M.S.G. (Ad Majorem Satanae Gloriam).
Si parte con l’inquietante crescendo di "True Whorror", disarmonica e pungente.
La successiva "Her Circle Is The Noose" con i suoi sgangherati riff, angoscianti suoni di sottofondo e ritmiche irregolari formano un vero e proprio incubo sonoro.
La tracklist si dipana fra brani aggressivi come "Shed This Skin" (dalla raccolta Verräter) ed "Harlot Rises". I ritmi e le atmosfere cambiano invece nettamente in occasione di brani quali "Contrary Pulse" e soprattutto "Blood Red And True", lenti ed oscuri rituali Black Metal.
L'ultimo album di Leviathan, "Scar Sighted" è stato rilasciato il 3 marzo 2015 sempre su Profound Lore Records.
Nel disco ci sono canzoni violente quali "The Smoke Of Their Torment" e "Dawn Vibration" ma anche pezzi malinconici come "Scar Sighted" e la conclusiva "Aphonos".
Con "A Veil Is Lifted" il disco cambia di nuovo e degenera in un isolazionismo spaventoso.
Le atmosfere si incupiscono ulteriormente e si dilatano, assumendo connotati da incubo.
La title track rappresenta l’abisso più profondo del disco, essendo essenzialmente un singolo movimento di oltre dieci minuti in cui Wrest esplora la sua vile e suicida indole Funeral Doom: un monolite difficile da digerire ed assimilare.
Gli istinti primordiali e più violenti vengono lasciati nella prima parte della tracklist, mentre, come un viaggio nel profondo, man mano che i minuti salgono, le atmosfere si fanno più pesanti ed introspettive.
Chiude il disco la dissonante "Aphōnos", una di quelle tracce capaci di convogliare tutte le perversioni musicali e focalizzarle in solo punto generando nella mente dell’ascoltatore immagini blasfeme e pregne di un'oscurità senza paragoni.

sabato 13 ottobre 2018

Perchè I Limp Bizkit Furono Tra Le Band Più Odiate? Litigi e Controversie

Negli anni 90 come tutti saprete si diffuse il Nu Metal: le band di questa corrente erano particolarmente odiate perchè portarono la musica Metal alle masse rendendola più commerciale.
Cantato rappato, DJ nelle band, mancanza di assoli, ritornelli melodici.
I Limp Bizkit però furono tra le poche band di questa corrente che riuscirono a litigare, più o meno con chiunque. Sia con band dello stesso genere (Slipknot) che con band esterne.
Per non parlare delle critiche piovutegli addosso da coloro che li avevano ispirati (Rage Against The Machine). Per rendere l'idea, basti dire che il sito "Encyclopaedia Metallum" ha addirittura coniato un nuovo termine "Dursted", con un chiaro riferimento al cantante dei Limp Bizkit (non di rado considerato un insulto al Metal). Questo termine sostituisce il classico "Banned" applicato per allontanare un utente dalle community online. In passato venne creato anche un "Movimento Anti-Fred Durst", rivolto soprattutto ai suoi modi di fare provocatori ed irriverenti.
La band è sempre stata etichettata come "venduti".
La loro storia comunque inizia nel 1994, a Jacksonville, grazie al già citato Fred Durst.
I problemi iniziali non furono pochi, soprattutto per la ricerca dei componenti di quella che sarebbe diventata la band più chiacchierata/odiata di fine anni 90.
All'inizio i componeti erano solo due: Fred Durst (a quel tempo tatuatore e skateborder) e Sam Rivers (amico di Fred). Poi si aggiunse il batterista John Otto, cugino di Sam Rivers. Come chitarrista venne scelto Rob Waters. Come nome venne scelto Limp Bizkit, la cui origine è tutt'ora celata nel mistero, anche se leggenda vuole che sia stato scelto dopo che in una serata tra amici, avendo abusato di Marijuana, un amico se ne uscì con la frase "il mio cervello sembra un biscotto inzuppato", da qui "Limp Biscuit". Secondo altri il nome originario "Limp Biscuit" corrisponde ad una pratica sessuale molto spinta. Rob Waters lasciò poco dopo la band venendo sostituito da Wes Borland.
La scelta non fu facile, soprattutto per via dei rapporti passati tra lo stasso e Sam Rivers, screzi di vecchia data, ma alla fine Wes decise di entrare nella band.
Fu sicuramente il punto di svolta della band perchè Borland rappresenta, sin da subito, l'anima Metal del gruppo. Inoltre anche per via del suo modo di truccarsi sul palco, la band acquisirà sempre più fama.
Dopo due demotape, durante un festival a Jacksonville, Fred riusci ad avvicinarsi ai Korn (altra band Nu Metal), soprattutto a Fieldy e a Head, ai quali propose di ascoltare i propri demos in cambio
di tatuaggi gratis. In quel periodo si aggiunse anche il quinto elemento alla band, Dj Lethal, il Dj degli House Of Pain, conosciuto durante un loro concerto.
Borland decise di lasciare la band, soprattutto per via dei suoi problemi di depressione.
All’inizio Fred voleva proseguire senza Wes, ma poi lui e gli altri compresero quanto il suo talento fosse indispensabile alla band e lo pregò di tornare. Risolti i suoi problemi personali tornò nel gruppo, in tempo per le registrazioni del primo album.
Poco prima del ritorno di Wes, venne offerto alla band di firmare per la Mojo, succursale della MCA.
Durst chiamò Jordan Schur, e gli disse con rammarico della sua scelta e che si sarebbero recati a Los Angeles per firmare con la Mojo, a meno che il loro furgone non si fosse guastato. Ciò successe realmente, infatti, durante il viaggio, in Texas l’autista prese un colpo di sonno e il mezzo uscì di strada. La band ne uscì quasi illesa, e da allora Fred e compagni misero da parte l’idea di passare alla Mojo. La Flip pagò 200.000 dollari per la rescissione del contratto con la Mojo, e nelle sue file arruolò definitivamente i Limp Bizkit.


I DISCHI
L'anno 1997 fu l'anno d'esordio dei Limp Bizkit, grazie a "Three Dollar bill, Y' All' $" (registrato in soli 6 giorni). Il loro singolo d'esordio fu "Counterfeit" ed ottenne un discreto riscontro, idem "Stour", anche se il vero successo lo ottennero con la cover di "Faith", canzone di George Michael.
Durst nel mentre fu tra i fondatori anche di un' etichetta dove riuscì a lanciare diverse band, tra le quali i Puddle Of Mudd. Inoltre crearono un tour chiamato "Ladies Night in Cambodia", dove l'accesso alle ragazze era gratuito. All'Ozzfest di supporto al disco d'esordio stupirono gli spettatori, con una scenografia a forma di un'immensa toilette. All'inizio dello show i cinque sbucarono dagli angoli del finto bagno, e Fred esclamò:

"Proveniamo direttamente dalla fogna e siamo tutti dei pezzi di merda"
La band cominciò ad essere odiata proprio per i loro comportamenti strafottenti, quasi a dire "siamo i più grandi e ce ne fottiamo dei vostri pareri". Sam Rivers disse in proposito, ad MTV Driven:

"La nostra musica è carica di negatività, e dicendo ciò servite solo a dar fuoco a questo carburante"

Nel 1999 uscì "Significant Other" (capace nella prima settimana di vendere 843.000 copie) e i Limp Bizkit raccolsero il successo planetario (saranno oltre 10 milioni di le copie vendute).
Dall'album vennero estratti i singoli "Nookie", "Break Stuff", "Re-Arranged" ed "N 2gether Now", canzone con la colaborazione di Methodman.
L'apice fu raggiunto con il concerto di Woodstock 1999, dove i Limp Bizkit per la prima volta vennero attaccati duramente dalla stampa, inquadrandoli come i colpevoli dei danni e degli incidenti scaturiti durante il festival (pare che anche 4 ragazze vennero violentate). 
Il gruppo rispose a questa accusa con il video di "Re-Arranged", dove i cinque vengono processati e condannati a morte. Fu Fred Durst a scatenare la guerriglia durante il concerto, gridando "Avete problemi con le ragazze? Coi genitori? Con il vostro capo? Con il vostro lavoro? Ora voglio che prendiate tutte queste energie negative... e le facciate uscire dal vostro corpo". Proporre un esperimento del genere a una folla di 250 mila persone composta per lo più da gente ubriaca e strafatta sarebbe sembrata una pessima idea per chiunque, tranne per Fred Durst non certo un tipo razionale. Durante la sommossa della terza notte la massa impazzita iniziò a cantare "Killing In The Name" (dei Rage Against The Machine) e in particolare "Fuck you, I won’t do what you tell me". Fu distrutto ed incendiato tutto. I Limp Bizkit vennero duramente attaccati dai media.
Ormai il gruppo era diventato famoso in tutto il mondo, ma raggiunsero l'apice della carriera, soprattutto in Europa, con il loro terzo album, "Chocolate Starfish And The Hotdog Flavored Water", soprattutto grazie al primo singolo, un estratto dalla colonna sonora di "Mission: Impossible 2", intitolato "Take a Look Around". Dall'album vennero estratti altri 4 singoli, in serie: "My Generation", "Rollin (Air Raid Vehicle)", "My Way" ed infine "Boiler". "Hot Dog" parodia i Nine Inch Nails e "Closer" in particolare. Saranno circa 12 milioni le copie vendute dall'album, nonostante le critiche della stampa per via del titolo dell'album troppo offensivo e con riferimenti alla sodomia.
Fred, ormai diventato un playboy di starlettes e playmates, in questo periodo litiga con Eminem.
I Limp Bizkit in quel periodo ebbero problemi anche con i Metallica, soprattutto per la difesa che presero nei confronti di Napster, intraprendendo il "Back To Basics" tour, dove fecero dei concerti gratuiti pur di tenerlo in vita, anche se ciò non portò grandi risultati.


FAN MORTA DURANTE UNO SHOW
Una grave vicenda accadde durante il tour mondiale dei Limp Bizkit, durante il "Big Day Out" festival, in Australia, dove addirittura una ragazza perse la vita (Jessica Michalik) per un attacco cardiaco provocato dall'eccessiva ressa del pubblico.
La band non smise di suonare, nonostante qualcuno stesse facendo circolare voci non proprio positive sull'accaduto (la band, a dire di Durst, era in ascolto solo di notizie ufficiali).
Dopo essere stati processati (anche se in realtà non si presentarono al processo, mandando gente "vicina" alla band) ne vennero fuori praticamente puliti, solo con l'accusa che "avrebbero potuto fornire più aiuti in sforzi per soccorrere la ragazza", e le accuse più gravi vennero imputate agli organizzatori del festival, per le mancate misure di sicurezza.


L'ABBANDONO DI WES BORLAND
Nella seconda parte del 2001, Wes Borland decise di lasciare la band.
Durst lo definì un “outsider” affermando che Wes pretendeva sempre, quando era ancora nei Limp Bizkit, un camerino per conto proprio. Durst si è anche detto felice dell’uscita di scena di Borland, il quale, sempre secondo Fred, avrebbe dato per spacciato il genere musicale portato avanti dai Limp Bizkit.
Poi ha aggiunto che Wes nelle ultime interviste prima della dipartita aveva ammesso di stare nei Limp Bizkit solo per soldi.
Durante questo periodo la band rimase in pausa, pubblicando grazie ad un'operazione commerciale solamente un album di Remix, chiamato "New Old Songs", che fu in grado di vendere comunque 2.000.000 di copie.
Rimasti orfani di Wes Borland, la band decise di mettersi in cerca del nuovo chitarrista, non in modo comune, ma con un concorso.
Questo concorso venne chiamato "Put Your Guitar Where Your Mouth Is", dove i fan vennero in stretto contatto con la band, potendo così dare saggio del proprio talento e sfruttare l'occasione della vita. Ad ogni partecipante fu permesso solo un minuto di prova.
In finale arrivarono Monte Lee Pittman, Anousch e Jonas Anderson.
Ma a grande sorpresa di tutti nessuno di loro tre venne scelto.
Al posto loro venne chiamato Mike Smith, ex chitarrista della band Snot.
L'ufficialità dell'ingaggio di Smith fu data a Wrestlemania XIX, dove si eseibirono anche assieme a Brian "Head" Welch.
Dopo un lungo tour, venne pubblicato "Results May Vary", nel settembre 2003, vendendo 5.000.000 di copie in tutto il mondo.
Non ebbe però l'effetto desiderato: gran parte della critica non ebbe un giudizio positivo e nemmeno i fans lo accolsero benissimo (il Nu Metal ed alcune ritmiche pesanti erano completamente scomparse), la gente sembrava più interessata alla relazione tra Fred Durst e Britney Spears che al disco.
La mancanza di Wes Borland alla chitarra si faceva sentire.
Dall'album vennero estratti solamente due singoli, "Eat You Alive" e "Behind Blue Eyes", cover degli Who.
"Almost Over" e "Build a Bridge" entrarono nelle Rock Charts dell'epoca, anche se non vennero mai presentate come singoli nè girati video.
In questo periodo i rapporti con i Metallica si riappacificano e la band di Durst oltre ad omaggiarli spesso con la cover di "Welcome Home: Sanitarium" intraprende anche un tour con loro.


IL RITORNO DI WES E LA FINE DELLA BAND
Nell'estate del 2004, quando tutti pensavano che i Limp Bizkit si fossero riuniti in studio per comporre il riscatto del deludente "Results May Vary", sul sito della band apparvero delle foto di Wes Borland.
Durante le registrazione però John Otto venne sostituito da Sammy Siegler, per via di problemi di droga.
L'album venne concepito interamente in uno studio isolato sulle colline di Los Angeles, mentre fu finito di registrare durante il periodo che Fred e Wes passarono a Praga, nel periodo iniziale del 2005.
Appena rilasciato l'album, ad inizio Maggio 2005, Fred Durst prese la decisione di non pubblicizzare "The Unquestionable Truth (Part 1)" nè con singoli nè con un tour, addirittura annullandone uno imminente in Germania (il disco comunque presenta invettive contro il terrorismo e i preti pedofili).
Di quì a poco scoppieranno gravi litigi nella band.
La band fece uscire un Greatest Hits nello stesso anno ed etichettato dallo stesso Borland "come una schifezza ed uno spreco di soldi".
Dopo alcuni litigi con Durst, Wes Borland decise di lasciare nuovamente la band, rilasciando anche interviste in cui dichiarava lo scioglimento della stessa; di li a poco scoppiò una guerra verbale, inizialmente tra Fred e Wes, poi anche con tutto il resto della band.
I 4 membri rimasti fedeli ai Limp Bizkit continuarono a sostenere che il gruppo non si era sciolto, ma era solamente in pausa, mentre Borland, a più riprese, sottolineò la fine della band.
Durante gli anni successivi i dissidi tra il chitarrista ed il vocalist non cessarono, con continue interviste a Borland dove ogni volta rilasciava dichiarazioni sempre più infamanti sui Limp Bizkit, fino ad arrivare ad ammettere di essersi vergognato di aver fatto parte della band.


LA REUNION
Nel 2008 girarono voci insistenti su un'imminente ritorno della band sulle scene, con frequenti dichiarazioni di Fred Durst e della band che confermavano i fatti.
La band si riunirà ufficialmente nel 2009 e 2 anni dopo uscirà "Gold Cobra"
Nelle canzoni "Walking Away", "Loser" e "Shotgun" Wes Borland suona alcuni assoli, una pratica abbastanza inusuale per il gruppo.  Nella canzone "Autotunage", Fred Durst canta servendosi di Auto-Tune.  La versione completa del nuovo disco ovvero "Stampede Of The Disco Elephants", sarebbe dovuta uscire già nel 2014 ma ad oggi si sa ancora poco o nulla.
Secondo Durst sarebbe già on line, nascosto da qualche parte nel web: "Come vi ho già detto, l’album è on line. Ce l’ho messo io circa un anno e mezzo fa. Sta a voi trovarlo. Conoscete quel videogame, Dig Dug? Si tratta di un fantastico gioco degli anni 80. Dovete scavare e trovarlo"
Il chitarrista della band Wes Borland aveva imputato l’insoddisfazione di Durst rispetto al nuovo lavoro come causa principale per la mancata uscita dell’album.
In anni recenti, a parte la comparsa in qualche concerto, la band ha perso la ribalta e la popolarità.
Si sa per certo però che Durst è stato bandito (anzi "Dursted") per cinque anni dall'Ucraina, al fine di garantire la "sicurezza della nazione".
Durst infatti si era più volte espresso in favore dell’annessione della Crimea alla Russia, forse anche per questioni famigliari, visto che la moglie di Durst, Kseniya Beryazina, è originaria della Crimea. A ottobre 2015 un’agenzia di stampa russa aveva pubblicato alcune dichiarazioni di Durst, tra cui quella di volersi trasferire in Crimea e produrre film e programmi TV nella penisola con lo scopo di portare la produzione cinematografica russa ad un livello più alto.
Fred Durst disse anche di essere interessato ad avere un passaporto russo, chiedendo "se qualcuno ha i contatti con le autorità che possono aiutarmi...condivideteli". Questi espliciti attestati di stima verso la Russia e la nuova repubblica autonoma di Crimea devono aver indispettito le autorità ucraine.
In un'intervista recente Wes Borland ha parlato del futuro della band, insultando anche Aaron Lewis degli Staind: "A nessuno, per la verità, interessa un nostro nuovo disco. Andrà a finire che ne faremo uno, ma solo perché dobbiamo sollevare l'interesse dei promoter per la band con una scusa, in modo da continuare a suonare dal vivo. Se dico che nessuno è interessato a un nostro nuovo disco è perché con gli anni ci siamo trasformati in un gruppo per nostalgici, per persone che vogliono sentire solo gli undici singoli che abbiamo pubblicato e finita lì. Quando suoniamo canzoni come 'My Generation', 'My Way', 'Break Stuff', 'Nookie', 'Rearranged' o 'Take A Look Around' vedo la reazione entusiasta del pubblico. Quando suoniamo le altre, vedo che la gente si annoia, a parte le 50 persone appoggiate alle transenne sotto il palco. Ecco perché dico che a nessuno interessa più un nostro nuovo disco".

Su Aaron Lewis degli Staind: "L'ho incontrato in aeroporto, a Jacksonville, in Florida, una volta che ero tornato a trovare i miei. E' venuto da me chiedendomi: 'Dove vai?'. 'A casa', gli ho risposto. 'Come a casa?', mi dice. 'Sono stato qui a trovare i miei, adesso sto tornando a Los Angeles'. Per la cronaca, a L.A. vivo da un mucchio di tempo ed è la città dove ho vissuto di più per tutta la mia vita. Allora lui scuote il capo e mi fa: 'No, amico. Ricordati da dove vieni: la Florida è casa tua, non L.A. Questa è casa'. Allora io: 'Vaffanculo, amico'. E da allora non ci siamo più parlati. Quel ragazzo è una tale testa di cazzo. Così pieno di sé. Gli auguro il peggio. E' una persona disgustosa. Non mi piace buttare merda sulla gente, ma con lui non mi faccio problemi. E' terribile"


LITIGI STORICI CON LE ALTRE BAND
La stampa e i moralisti non furono di certo gli unici nemici che la band si fece.
Vero che ebbero anche amicizie (su tutti i Korn più altre band Nu Metal che lanciarono) ma soprattutto nemici: da Bruce Dickinson degli Iron Maiden, passando per qualche attrito con i Metallica, poi Slipknot, Zakk Wilde, Trent Reznor, Scott Stepp dei  Creed ed anche Placebo, Eminem, Christina Aguilera, etc Uno dei primi litigi avviene con i Taproot, altra band Alternative Metal.
A fine anni 90 la band riesce a riunire tutto il loro materiale in un demo che spediscono a Fred Durst.
Quest'ultimo rimane colpito dal talento dalla band e decide di fare firmare al gruppo un contratto con la casa discografica Interscope Records. Durst successivamente però decide di mettere da parte il progetto per un po'. La band stizzita passa all'etichetta Atlantic Records.
Durst, sentendosi tradito, impreca contro la band sulla segreteria telefonica di Stephen Richard, e per ritorsione estromette i System Of A Down (sostituiti dagli Staind) dal Family Values Tour del 1999, accusandoli di avere aiutato i Taproot a stipulare un accordo con la Atlantic Records.
Un'altra band al centro delle antipatie di Durst furono gli Staind che però poi vennero ingaggiati dalla stessa Interscope di Durst. In particolare fu l'artwork di "Tormented" (disco degli Staind uscito nel 1996) a non essere affatto gradito al leader dei Limp Bizkit, che quasi sancì l'esclusione degli Staind da un concerto che Lewis & co. avrebbero dovuto tenere insieme ai Bizkit e agli Sugarmilk, creando un feroce diverbio tra Fred Durst ed Aaron Lewis.
Durst, alla fine, non riuscì ad escluderli dal bill, stupendosi al tempo stesso delle capacità della band ed offrendosi poi di produrli con la sua etichetta.
Come si può vedere, la copertina si presenta come una forte critica alla chiesa. Essa rappresenta infatti una persona lapidata di cui è rimasto intatto solo il volto insanguinato e un rosario che ne attraversa le cavità nasali, adagiato alla roccia vi è un crocifisso ed una bambola crocifissa su di esso (anch'essi ricoperti di sangue) e subito vicino vi è una bibbia impalata da un coltello.
Nel 1999 Durst trovò il tempo di litigare anche con gli Slipknot e con i suoi fans.
Quest'ultimi vengono apostrofati come brutti ciccioni.
La band dello Iowa, attraverso il cantante Corey Taylor, disse "Fred avrà anche tutti i soldi del mondo, ma se dice cagate sugli Slipknot morirà".
"Spit It Out" contenuta nell'omonimo "Slipknot" uscito nel 1999 è dedicata proprio a Durst, la band lo etichetta come "schifoso testa pelata". Con i Metallica ebbero degli attriti perchè la band californiana si era schierata da sempre contro la diffusione gratuita della musica online (Napster), invece i Limp Bizkit in un loro tour si fecero sponsorizzare proprio dal noto sistema di P2P.
I Nine Inch Nails invece avevano supportato la causa dei Metallica contro Napster.

Trent Reznor: "Io creo la mia musica. Nessuno ha il diritto di prendersela e scambiarla con gli amici, come non ha diritto di copiare il software o fotocopiare un libro. E’ il lavoro di un artista. Solo perché c’è una tecnologia per duplicare qualcosa, questo non dà il diritto di farlo. Quando ho registrato qualcosa, questo qualcosa non è di pubblico dominio e non si può distribuire liberamente. Per questo sono d’accordo con la posizione di Dr.Dre e dei Metallica. Questo non vuol dire che io sia contro la tecnologia, anzi, mi piace"

Poi la frecciata contro il leader dei Limp Bizkit: "Durst riassume in sé il peggio della musica. L’unico motivo per cui sostiene Napster è perché gli danno 2 milioni di dollari per il suo tour. Ma questo non lo ammetterà mai"

In un'altra intervista dirà: "Per me questi gruppi Metal bianchi che cercano di rappare come dei neri sono solo merda"

La diatriba con Trent Reznor prosegue poi sul settimanale britannico Kerrang! nel 2000 quando in un’intervista sussite una vera e propria battaglia verbale tra Fred Durst e Trent Reznor (Nine Inch Nails). Insulti e commenti impietosi sono i contenuti principali dell’intervista, nella quale fra l'altro Reznor definisce "orribile" la musica di Durst.
Lo scontro comincia proprio con questa dichiarazione di Reznor: "Una cosa è quando sai quali sono il territorio di tua competenza e le tue capacità, un'altra è quando pensi di essere una specie di David Bowie che è stato tutta la notte in piedi per scrivere un brano intitolato 'Break stuff'. Fred ha decisamente usato la parola 'break' in maniera sbagliata due volte di troppo"
Durst ha così replicato: "Reznor deve pensare troppo al sottoscritto: almeno ogni giorno. Lo devo impegnare almeno all’80 per cento. Personalmente mi fa schifo detestare qualcuno che non conosco affatto" 
La cosa curiosa è che Reznor e i NIN erano sotto contratto con l' Interscope in cui Durst occupa un ruolo di prestigio.
In "Chocolate Starfish And The Hot Dog Flavored Water" dei Limp Bizkit uscito nel 2000, la canzone "Hot Dog" usa la parola "fuck" 48 volte e nel ritornello parodia quello di "Closer" dei Nine Inch Nails.
Quando il chitarrista Borland lascia la band, i Limp Bizkit indicono un'audizione per trovare il nuovo chitarrista, al che Zakk Wylde dirà:

"Quando sono arrivato al Los Angeles Guitar Center, stavo con Kerry King degli Slayer. Stavamo pensando una cosa di questo tipo 'Perché non andiamo laggiù e proviamo?' Ora, immagina questo. Io con la mia grande barba e Kerry con la sua testa calva e tatuata insieme con un gruppo di perdenti che suonano in una band che non presenta alcun talento ora che Wes Borland se n'è andato. Questa band è così imbarazzante. Etichettare quel genere come Metal è semplicemente disgustoso. So che Wes ha lasciato la band perché sapeva che i suoi soldi se li era fatti e non poteva prendere ulteriore merda essendo associato a tale immondizia. Quei ragazzi fanno schifo"

Sempre nel 2000, precisamente il 23 giugno, durante il K-Rock Dysfunctional Family Picnic, Durst salito sul palco iniziò a fare apprezzamenti poco piacevoli nei confronti dei Creed e del loro cantante Scott Stapp. Il pubblico ha iniziato a contestarlo, al che gli organizzatori dello show si sono visti costretti a spegnere il microfono di Durst, invitandolo a calmarsi. Il cantante però reagì malamente, scaraventando giù dal palco tutti gli altri microfoni, sostenendo di essere stato censurato. La band venne costretta a suonare solamente metà del set previsto.
Probabilmente l'astio di Durst verso Stapp fu provocato dal fatto che i Creed erano headliner, al contrario dei Bizkit che erano stati scelti come quart'ultima band (preceduti anche da Stone Temple Pilots ed Ozzy Osbourne). Scott Stapp dichiarò in un'intervista successiva di volersi confrontare sul ring con Fred Durst: "Voglio sfidare ad un match di Boxe Fred Durst. So che posso prenderlo a calci nel culo. Ho sfidato ufficialmente Durst, e farebbe meglio a guardarsi le spalle"

Malgrado Durst abbia sempre affermato di adorare i Rage Against The Machine, eseguendone dal vivo spesso la cover di "Killing In The Name", con gli stessi successe un casino, dovuto all'arresto del bassista dei Rage Against The Machine nel corso della cerimonia di premiazione degli MTV Video Music Awards del 2000: infatti, per protesta contro il premio quale miglior video Rock, vinto dai Limp Bizkit per "Break Stuff" (e non dai RATM per "Sleep Now In The Fire" che riuscì a far chiudere per qualche ora la Borsa di New York mentre il video veniva girato), Tim Commerford si arrampicò sulla scenografia dell'evento.
Il bassista dei Rage Against The Machine in anni recenti commentò quell'episodio: "È invecchiato bene come il vino. Quello che non mi piaceva ed era amaro per me nel 2000, ora lo assaporo. Ci sono sempre più persone che vengono da me, adesso. Nel 2000 mi dicevano "Oh, ma che hai fatto? E perché?". Adesso invece mi dicono "Ti ho visto quando lo facevi, è stato fottutamente grandioso!". Mi sento meglio a parlarne adesso. Avrei voluto fare l'altalena su quella cosa e farla cadere a terra, distruggerla. Se potessi rifarlo, la tirerei giù a pezzi e la sfascerei completamente"

Nel 2003 non avrà parole al miele per loro nemmeno Bruce Dickinson degli Iron Maiden, dopo che la band di Durst aveva annunciato l'annullamento di alcuni tour fra cui l'Heineken Jammin Festival, in programma dal 13 al 15 giugno all'Autodromo di Imola.

Bruce Dickinson: "Personalmente preferisco vedere sul palco gli Audioslave che i Limp Bizkit. Non penso che qualcuno soffrirà troppo se non vede Fred Durst con il suo cappellino da Baseball girato al contrario...quella band fa schifo e noi comunque vendiamo più di loro"

Nel 2013 Al Jourgensen, leader dei Ministry, racconta un episodio curioso: "Quel coglione dei Limp-cazzoni o come cazzo si chiama, l’ho fatto spogliare completamente nudo in uno studio di registrazione, aveva in testa solo un cappello da cowboy. Gli ho detto: ‘senti, vuoi il mio sound per le voci? Ecco, questo è il mio sound, ecco cosa uso’. E lui non ci credeva perchè premeva il tasto del Pitch Shift, ma invece che ottenere il mio sound continuava ad avere un suono di merda. Ecco quanto è ingenuo. Allora gli ho detto: ‘Mettiti un cazzo di cappello da cowboy in testa, che forse così il suono migliora”. Così gli ho dato il mio cappello da cowboy, ma ovviamente il suono continuava ad uscirgli di merda. A quel punto gli ho detto: ‘Secondo me se ti spogli completamente nudo e riprovi, il suono migliora. Per me funziona, canto nudo con solo il mio cappello da cowboy in testa. Prova anche tu’. Lo stavo solo prendendo per il culo, ma ci ha creduto veramemte, si e’ spogliato nudo, lasciandosi in testa solo il cappello e ha riprovato a cantare. A quel punto ha capito in che figura di merda si era cacciato e se n’è andato. Praticamente mi hanno pagato per umliarlo per tre pezzi. Fantastico"


DIATRIBA CON EMINEM E IL MONDO DEL POP
Durst ai tempi non si fece proprio mancare niente, essendo noto anche per le sue brevi relazioni sentimentali, avute con alcune modelle di Playboy (Jaime Bergman, Jennifer Rovero, Summer Altice) e con starlette tra cui Britney Spears (a cui forse dedicò "Eat You Alive"), Alyssa Milano, Geri Halliwell, Avril Lavigne, Carmen Electra, Naomi Campbell, Paris Hilton e Thora Birch.
Il matrimonio con Esther Nazarov durò solo due mesi.
Il rapper Eminem nel singolo "The Real Slim Shady", insinuò che Christina Aguilera abbia compiuto un certo atto sessuale nei confronti di Fred Durst.
Durst negò il fattaccio: "Non è vero niente, quindi non mi importa niente. A me piace quella ragazza, penso sia una brava cantante, e che avrà una lunga carriera. Diventerà un’icona, sono molto interessato a lei. Ci ho parlato un paio di volte, ma non ho avuto altri tipi di relazioni. Non mi ha mai succhiato il c..."
La Aguilera ha affermato: "Fred ha fatto bene a dire la verità, ma lui appare nel video della canzone nei panni di se stesso, quindi gli ha dato una mano in questa cosa. Io non capisco perché Eminem ce l’abbia tanto con me. Quello che dice è disgustoso e completamente falso. Non so in che modo possa avergli dato fastidio, ma qualunque cosa io abbia detto, sono pronta a ripeterla"
Comunque tra Durst ed Eminem il litigio nascerà dopo, essendo legato alla diatriba tra Eminem ed Everlast.
I Limp Bizkit si proposero di loro spontanea volontà di partecipare all'ennesimo diss che Eminem stava preparando contro Everlast, di scrivere il testo e passarlo a Fred che l'avrebbe poi cantato.
Così Eminem organizzò una seduta nello studio di registrazione, ma proprio nel giorno dell'incontro, Fred chiamò Eminem per avvertirlo che non sarebbe potuto esserci e che DJ Lethal era in buoni rapporti con Everlast.

DJ Lethal a MTV affermò: "Sono entrambi uomini, se la vedranno tra di loro. Everlast vincerebbe di sicuro, capisci cosa intendo?"

Per Eminem, questa dichiarazione, fu la "goccia che ha fatto traboccare il vaso", decidendo, così, di passare all'azione insultando la band di Durst nella canzone "Girls" e in altre due tracce dell'album Devil's Night. Successivamente, Eminem nominò i Limp Bizkit anche nel singolo "Without Me" dell'album "The Eminem Show".
Durante l'esibizione di The Real Slim Shady ali MTV Video Music Awards del 2000, Eminem camminò in mezzo alla folla e, proprio nel preciso momento in cui la canzone parla di Carson Daly e Fred Durst riguardo a una loro relazione con Christina Aguilera, Marshall passa vicino ai due dando il cinque solo a Daly, evitando la mano di Fred.

"Oh, a proposito Fred, non è stata una svista. Non intendevo darti il cinque ai Music Awards"

Insomma Durst e la sua band, durante la loro carriera, fecero incazzare un po' tutti: dalle band Metal a quelle Rap, passando per quelle più commerciali.
Generi che Durst aveva provato, in qualche modo, ad unire.
Chiudiamo con una dichiarazione di Tim Commerford (bassista dei Rage Against The Machine) del 2015:

"Mi scuso per i Limp Bizkit. Mi scuso davvero. Mi sento veramente male per aver ispirato della merda del genere"

martedì 2 ottobre 2018

Band Black Metal Che Non Suonavano Dal Vivo: Dai Bathory Ai Darkthrone

Molte band Black Metal decisero durante la loro carriera di non suonare dal vivo.
In molti casi si parla di one-man band (cioè formate da un unico membro), in altri casi di band vere e proprie che però decisero di non esibirsi live (se non in sparodiche occasioni).
La band più nota "allergica" ai liveshow furono i Bathory di Quorthon. 
Inoltre per alimentare il mistero attorno alla band, a partire dal loro quarto album, "Blood Fire Death", tutti i batteristi che si sono succeduti nella band presero il nome di "Vvornth", mentre i bassisti vennero conosciuti come "Kothaar". 
Le loro reali identità sono quindi sconosciute.
I Bathory si esibirono qualche volta a metà anni 80, poi scomparvero dalle scene.
Si dice che in uno show, Quorthon abbia usato ossa di una gamba umana per reggere il microfono.
Anche i Darkthrone suonarono pochissime volte dal vivo.
La decisione venne presa quando la band passò dal Death Metal al Black Metal (cioè da "Soulside Journey" ad "A Blaze In The Northern Sky", rifiutandosi ai tempi anche di rilasciare interviste).

Fenriz (Darkthrone): "Be', io non guardo la musica come un business, la vedo in molti modi e stili differenti, come un mini-universo o un macrocosmo, se vuoi. Alcuni ci fanno i soldi, alcuni rubano i nostri soldi. Dal music business per esempio, è la casa discografica che ci libera, ma il mondo della musica è anche mafia e copie di cd in tutto il mondo che rubano i nostri soldi. Questo "lavoro" non è come un lavoro normale, io ho un lavoro normale quotidiano dal 1988 e non c'è nessuno che tenga i miei soldi lì, ma nel mondo della musica ci sono molti ladri. Ma io non sono un uomo d'affari. Da quando ero un bambino volevo solo fare album e non fare business, neanche suonare dal vivo. Questo è molto importante da capire, perché spiega anche come sono e perché io non voglio suonare dal vivo"

Fenriz (Darkthrone): "Tutto quello che devi sapere è che quando ero un ragazzino ho sempre sognato di registrare degli album, non di essere su un palco come un prete in chiesa con davanti delle pecore. In più ora canto, non posso suonare la batteria e cantare contemporaneamente, ho provato a farlo nel 1988 e anche in “Land Of The Frost” ma non funziona per me. Aggiungo che non voglio ripetermi artisticamente! Una volta che ho suonato e registrato una canzone sono pronto per qualcosa di nuovo, non per suonarla ancora"

Anche Burzum non suonò mai dal vivo.
Ovviamente Vikernes era solo e suonava tutti gli strumenti ma l'odio che prova il conte per queste esibizioni è ben riassunto nel seguente pensiero:

"Spesso mi chiedono come mai non porto dal vivo Burzum. Onestamente, non so nemmeno perchè vi disturbiate ancora a chiedermelo, perchè l’ho già detto molte volte: io non suono dal vivo. 
Non mi piace suonare dal vivo e, se non mi piace farlo, perchè dovrei farlo? Alcuni dicono che farei molti soldi. Ok, lasciatemi dire una cosa: qualche anno fa mi hanno offerto qualcosa come 300.000 sterline per tenere due concerti a Londra e io ho risposto: ‘No, grazie’. 
Non me ne frega un cazzo dei soldi. Non faccio cose apposta per far soldi. 
Semmai, se faccio soldi, è perchè faccio qualcosa. C’è una grossa differenza. 
Suonare dal vivo non mi piace e per me sarebbe un sacrificio farlo. Non voglio farlo, non voglio passare del tempo lontano dalla mia famiglia per fare le prove con alcuni metallari e non voglio andare a Londra, l’ultimo posto in Europa dove vorrei andare… Londra. 
Detto questo, credo che suonare dal vivo per me sia veramente imbarazzante. C’è questo narcisista, egoista e egocentrico coglione in mezzo al palco che corre e urla ‘Me, me, me, guardate me!’. 
Non mi piace ricevere quel tipo di attenzione, veramente. A malapena sopporto l’attenzione che ricevo con il mio canale YouTube che è al 100% controllato da me. Posso decidere cosa pubblicare, come pubblicarlo, quando pubblicarlo e anche rimuoverlo nel caso. Sono libero di fare quel che voglio. Io posso fare musica con il mio computer e prendermi tutto il tempo per ottenere il risultato che voglio. Immagino ci siano un sacco di altre cose che potrei dire circa questo argomento e che mi farebbero apparire come un completo coglione ma mi sta bene. Non ho voglia di spiegare tutto quanto. Non mi piacciono i concerti e non voglio suonare dal vivo. Per me non ha alcun senso e ho molto di meglio da fare nella mia vita. Ho già passato 15 anni in prigione, non mi va di buttare via altro tempo. In tutta onestà, probabilmente preferirei passare un mese in prigione che passarlo a fare le prove con altri musicisti, metallari. E io so bene cosa vuol dire la prigione e quanto fa schifo. Per me la musica è una cosa privata, una cosa da godersi per conto proprio. Solo tu e la musica. Non parlo solo della mia musica ma della musica in generale"

Come detto ad inizio articolo, la scena Black Metal ne è piena di one-man band che per forza di cose erano impossibilitate a suonare dal vivo (anche se in questi casi si possono utilizzare i cosiddetti turnisti) ma tra le più note si possono citare anche: Wrest (Jef Whitehead) di Leviathan, Malefic (Scott Conner) di Xasthur e Sin Nanna (Russel Menzies) di Striborg
Tanto per rendere l'idea, Malefic e Sin Nanna, non sono mai stati visti senza corpsepaint o costumi e il loro aspetto fisico reale è sempre stato del tutto ignoto (prima che un documentario di 2 anni fa facesse luce sulla loro vita e sul loro aspetto fisico).

Wrest (Leviathan): "Per quanto riguarda le interviste, per anni sono stato diffidente e disilluso con questo tipo di promozione perché comunicare ad altre persone cosa significa per me la mia musica, e parlare di come io vedo la musica in generale è sia noioso che impossibile per me"

Wrest (Leviathan): "Non c’è nulla di male nelle drum machine. A volte però fan cagare per certi blast beast! Io a dire il vero ammiro un sacco di one man-band. Penso sia la forma più pura di creazione musicale, perché non ci sono mai personalità che si scontrano, litigi, o compromessi di alcun tipo. In alcune rarissime e particolarissime circostanze anche a me piace suonare con altra gente. L’importante è che sia le gente giusta, e che io sappia in anticipo chi sono. 
I Leviathan però non sono uno di questi casi. 
Questo progetto è nato attorno alla mia necessità imparare e di ‘liberare’ ciò che ho in testa. 
Sarebbe impensabile cercare di ottenere questo risultato con il contributo di altri"

Un'altra band che non ha mai suonato dal vivo sono i francesi Deathspell Omega.
La band, sempre avvolta dal più oscuro mistero, ha rilasciato pochissime interviste (tramite la propria etichetta per conservare l'anonimato), non ha mai fatto promozione per i propri dischi (quasi sempre usciti improvvisamente), nè fatto foto, nè suonato dal vivo.
L'identità dei membri non è nota (a parte alcuni pseudonimi), riguardo il drummer si è sempre ventilato/sospettato fosse una drum machine.