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lunedì 22 gennaio 2018

Morto Dave Holland: Dall'Utilizzo Della Drum Machine Alle Accuse Di Pedofilia

Nato a Northampton nel 1948, Dave Holland ribattezzato "pendolo umano" fu il batterista della formazione classica dei Judas Priest, quella dei dischi leggendari e rimasti nella storia del Metal e della musica tutta. Holland è morto il il 21 gennaio 2018 a 69 anni, per cause ancora sconosciute (risiedeva all’Hospital Universitario Lucus Augusti nella cittadina spagnola di Lugo, nei pressi del quale era ormai ricoverato da tempo). Batterista dei Judas Priest dal 1979 al 1989, anno in cui lasciò a causa di problemi di salute e anche divergenze musicali sostituito da Scott Travis, tuttoggi nella band.
Con i Judas Priest ha inciso il seminale “British Steel” (1980) e anche altri capolavori quali “Point Of Entry” (1981), “Screaming For Vengeance” (1982) e “Defenders Of The Faith” (1984), per chiudere poi la sua carriera con la band con gli acerbi “Turbo” (1986) e “Ram It Down” (1988).
Il suo drumming solido e pesante (anche se poco vario e poco tecnico) è stato una colonna portante del wall of sound dei Judas e un punto di riferimento nella New Wave Of British Heavy Metal.
Nella sua lunga carriera si contano anche collaborazioni con i Trapeze di Glenn Hughes e Mel Galley (Whitesnake), con Al Atkins (il cantante originale dei Judas Priest), con Tony Iommi (Black Sabbath) e Justin Hayward dei The Moody Blues.


CONTROVERSIE MUSICALI
Due furono le controversie che lo riguardarono: una prettamente musicale, l'altra ben più grave.
Nonostante sia stato accreditato di aver suonato le parti di batteria su quei dischi, pare invece che su alcune canzoni siano state usate delle drum machine. I maligni parlano di suoni artificiali anche su "Defenders Of The Faith", in realtà ciò non è mai stato confermato e pare non sia così. Holland suonò davvero quelle parti ma il sound fu "triggerato" per renderlo anni 80.
Discorso diverso invece per "Ram It Down", ascoltare ad esempio "Hard As Iron", "Blood Red Skies", "Heavy Metal", "Come And Get It" o "Fire Burns Below" (registrata nelle stesse sessioni di registrazione dell'album precisamente nel 1988 e comparsa poi su "Stained Class". Si, lo stesso album che fece molto parlare di sè negli anni 80 per il suicidio di due giovani che trascorsero sei ore a bere e a fumare marijuana ascoltando Stained Class appunto. La band venne comunque assolta).
Nonostante sia stato accreditato di quelle parti di batteria, pare che all'epoca Holland avesse problemi di salute. Anche su "Turbo" del 1986 pare sia stato usato un drumset elettronico.


ACCUSE DI PEDOFILIA
La sua carriera musicale è stata inoltre offuscata da una pesante ombra: nel 2004 infatti venne accusato di pedofilia (per molestie sessuali in particolare sesso orale su una serie di ragazzini a cui insegnava musica, il tutto sarebbe avvenuto nel 2002) e ha scontato la sua pena in carcere fino al 2012.
Durante il processo, Holland si dichiarò non colpevole di tutte le accuse sottolineando di essere semplicemente amico della vittima. A parte la sentenza di 8 anni di carcere, il musicista dovette pagare circa 14.700 sterline per i costi del processo giudiziario e fu costretto a vendere la sua casa di campagna per estinguere i suoi debiti finanziari. Nel mentre però, il chitarrista dei Black Sabbath, Tony Iommi, scelse di sostituire le parti di batteria di Holland su "The 1996 DEP Sessions" perché non voleva che una persona accusata di pedofilia comparisse sul suo album. Poco dopo comunque iniziò a scrivere un libro autobiografico sulla sua carriera musicale, pronto finalmente a far chiara luce sulle pesanti accuse che lo hanno travolto e asserendo di avere le prove della sua innocenza.

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