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lunedì 23 maggio 2016

La Storia Di Nortt: Mistero Sulla Sua Identità e Pensieri Sulla Vita

"Possa la morte prendervi tutti..."

La one man band Nortt nasce nell'autunno del 1995. In poche parole potremmo definire questa band come un connubio tra morte e tenebre. Alla base di tutto sarà il nichilismo e la misantropia a dare il via a quel misto di Funeral Doom e Depressive Black Metal che accompagna questo progetto sin dalla sua nascita. Per quanto riguarda le vocals troviamo un growl cavernoso/sofferente, i ritmi sono lentissimi, le tematiche neanche a dirlo descrivono la morte, la solitudine, l'oscurità, l'odio, la depressione.

"La Salvezza è la purezza, l’oblio ed essa è realizzata con la morte. 
L’Empio è in opposizione alla salvezza cristiana e rivela così la morte finale, la caduta come erede di Lucifero. Il nulla, il nichilismo, è l’obiettivo teorico della teologia satanica: ridurre l’esistenza a zero, per invertire la genesi. La Morte è una delle essenziali premesse che sono incontrovertibili, tuttavia nessun vivo sa a che cosa realmente porta, poiché nessun uomo è vissuto per raccontarlo e questo fatto la rende estremamente interessante ed attraente. La Morte è una infinita fonte di ispirazione ed è inoltre la chiave della salvezza dall’oblio"

"Io disprezzo tutte le religioni che predicano qualcosa di diverso da mio punto di vista. 
In generale, tutte le religioni monoteiste sono per i deboli: si cerca di trovare conforto nella falsa fede. 
Il Satanismo, che mi rappresenta, è più un'anti-religione. 
Bisogna essere forti e responsabili  delle proprie azioni. Mordendo qualcuno ci si può aspettare di essere morsi a propria volta. Il satanismo è solo per le persone forti: per i lupi, non per le pecore!"

I testi, contrariamente a quanto si credeva nei primi anni dell'uscita dei primi demo, non sono privi di senso ma scritti in danese. Nonostante oltre 20 anni di attività nessuno ha mai scoperto chi si cela dietro lo pseudonimo di Nortt: l'identità rimane ancora oggi un mistero.
Tra l'altro non è mai apparso dal vivo nè ha mai suonato qualche concerto live.
Fece inoltre parte della band Apollyon insieme a Sorgh ed Archdemon Diabolos (conosciuto anche come Occultus Dominus e proprietario della Tristesses Productions a metà anni 90. Inutile dire che anche la vera identità di questi due personaggi non è nota, come era un po' prerogativa della scena Black Metal danese dell'epoca).


I PRIMI TRE DEMO
Le elegie di Nortt raccontano morte e tenebre viste dalla morte stessa.
Esse rivelano la storia della morte stessa. La tomba è lodata come un qualcosa dimenticato da Dio, dove l'oscurità eterna prevale. Nortt convoca le forze della notte.
Sotto l'influenza di tali forze, il demo "Nattetale" viene registrato nelle ore più buie/oscure dell' ottobre 1997. L'obiettivo di questo primo capitolo è quello di richiamare lo spirito della notte e raccontare la storia affascinante della solitudine in un contesto di oscurità eterna. Limitato a 100 copie.
Non soddisfatto venne in seguito ri-registrato e limitato solo a 20 copie.
"Döden..." (che vuol dire "Morte") del 1998 è un'altra creazione che ha l'intenzione di condurre l'ascoltatore verso la tomba. Limitato a 150 copie.
Quando il 1999 volge al termine, venne rilasciato il terzo demo "Graven" (Tomba).
Una triste storia raccontata dalle anime stesse, attraverso le loro grida dolorose, in poche parole la morte vista attraverso gli occhi di una persona morta. Questo è l'ultimo demo della trilogia: limitato a 250 copie. E' ristampato nel 2002 ma con una tracklist ridotta (le tracce originarie erano tutte indicate sulla copertina ma in realtà ne mancavano due).
Verrà pubblicato su CD nel 2004 dalla Total Holocaust Record, il disco raffigura una bara posizionata in una cripta dove tutto è coperto da ragnatele. L’immagine è stata presa dal film "Dracula" del 1931.


LE USCITE UFFICIALI
Nel 2002 esce l'EP " Hedengang ": un epitaffio dall'oltretomba.
Dopo la sepoltura, il defunto viene dimenticato e benedetto se merita il paradiso. Dopo un breve e triste "Intro" inizia la lenta "Glemt" contraddistinta da note di piano e colpi di percussioni. Forse ancora più spaventosa "Dod Og Borte" con le sue ritmiche veramente lenti e con campane che suonano a morte. L'ep è chiuso con la sinistra strumentale "Dystert Sind" (che è un "Outro").
Poi è la volta della compilation: "Mournful Monuments 1998-2002".
Come indica il titolo, è costituita interamente da materiale vecchio dove si possono citare "Gravferd" (sentite le voci spaventose in clean vocals sui 7 minuti e qualcosa), "Sørgesalmen", "Sidste Vers" (altri 10 minuti di lunga agonia con ritmiche lente ma anche melodiche e tristi al punto giusto), "De Dodes Kor" (altri viaggio verso l'oscurità assoluta), la già citata "Glemt" ed "Evig Hvile".
In una serata di luna piena del 2003, vede la luce "Gudsforladt" pubblicato dalla Sombre Records in LP e limitato a 350 copie, la versione CD verrà pubblicata nel febbraio del 2004 limitata a 1000 copie.
La cosa che si può notare è che le tracce durano in media 4/5 minuti quindi sono molto meno lunghe rispetto ai canoni del genere e dello stesso Nortt di inizio carriera.
Campane che suonano a morte in lontananza mentre la pioggia cade battente e nell’aria riecheggia una triste melodia che sottolinea la desolazione che ci circonda. Le note della strumentale "Graven" ci calano nella giusta atmosfera di "Doden", prima traccia di questo viaggio in un regno dove domina l’oscurità, la depressione, la morte, la desolazione. Voce sofferta e cupa ma incomprensibile in quanto sopraffatta da una musica lenta e funerea ma mai veloce. Sono presenti lenti e raggelanti riff di chitarra che echeggiano in fredde note di tastiera e sottolineano un lamento continuo e ossessivo. Non c’è alcuna via d’uscita, nessuna speranza, solo rifiuto della vita. Seguono le già note e risuonate "Glemt" e "Gravferd". "Hinsides" è aperta da un organo e da tastiere, ovviamente non ci sono variazioni di sorte però le tristi tastiere rendono molto piacevole l'ascolto. Di nuovo l'organo apre "Hedengangen", forse la più conosciuta dell'album, contraddistinta da lente percussioni e da una voce indemoniata. Poi troviamo le riproposizioni di "Dod Og Borte", "Nattetale", "De Dodes Kor" e l' "Outro" finale.

“Gudsforladt” è il tempo che intercorre fra una sentenza di morte e l'esecuzione reale. 
È il tempo che trascorre fra la presa di coscienza della propria morte ed il trapasso reale. 
Quando siamo condannati a vita, siamo immediatamente sentenziati alla morte, e passiamo attraverso la vita con questa particolare conoscenza: trasportiamo la nostra croce, o a questo proposito, il nostro patibolo.  La mia concezione della morte non è veramente maturata, ma solo purificata"

"Ligfærd" ("Viaggio dei morti") esce alla fine del 2005. Forse uno dei lavori più bui ed oscuri della storia della musica. Platter funereo, oscuro e senza un briciolo di speranza. Nortt ricerca l'oscurità assoluta ed ovviamente la trova. Lunghissimi arpeggi di chitarre, suoni bassi/saturati che riempiono densamente la base di ogni componimento ed il pianoforte, lasciato a rimbombare nel vuoto di una dimensione inumana. Atmosfere monotematiche, lente ed assolutamente oppressive. Dopo i rumori Ambient uditi in "Gudsforladt", il disco è aperto dalla lenta e marziale "Ligprædike" che sembra già non lasciare speranze: tastiere, qualche percussione, una voce sofferta ed ancora tastiere. Anche "Vanhellig" si dipana per lunghi 8 minuti dove si odono nella seconda parte della canzone urla provenire dall'oltretomba, chiudono delle oscure tastiere. Segue la canzone più lunga del disco "Tilforn Tid" e i suoi 12 minuti di dolore. Prima della strumentale titletrack, troviamo "Dodsrune" caratterizzata da suoni Ambient e da tanta oscurità.
Nortt in seguito firma per l' Avantgarde Music e nel 2008 esce: "Galgenfrist" ("Tregua prima della morte") che segue la falsariga del predecessore e convoca i morti per un freddo rituale notturno.
Atmosfere gelide e funebri, musica che sembra collassare su sè stessa, minimalismo sonoro, pochissimi riff ripetuti all'infinito, qualche isolato growl, classici lenti rintocchi di batteria e la solita massiccia dose di oscurità assoluta grazie alle lugubri tastiere. Dopo l' "Intro" iniziale, ad aprire le danze "Til Gravens Vi" quasi interamente strumentale. "Af Dode" non cambia di molto i ritmi lentissimi, a differenza dell'utilizzo di tastiere. "Kaldet" è una breve strumentale che spezza un po' il ritmo di oppressione, segue la lunga "Over Mit Lig". Molto bella l'atmosferica "Havet Hinsides Havet". Chiude la strumentale "Hjemsøgt". 
Da allora, di Nortt, non ci sono state più notizie sino ad "Endeligt" ("Infine") uscito nel 2017. A differenza dei due precedenti dischi, qui Nortt predilige più canzoni dalla durata media di 5 minuti (un po' come il primo disco ufficiale). Il disco è aperto da "Andægtigt Dødsfald" che non dice molto, sicuramente più bella "Lovsang Til Mørket" grazie alle sue tristi melodie. Dopo la strumentale "Kisteglad ", belle le vocals e le percussioni finali di "Fra Hæld Til Intet". Le ritmiche tornano lentissime e disperate in "Eftermæle" non c'è davvero di via di uscita. I tempi, se possibile, rallentano ulteriormente e sembrano collassare in "Afdo". "Granford" ed "Endeligt" sono due tracce strumentali (Ambient la prima). Nel mezzo troviamo "Støv For Vinden": soliti ritmi lenti, qualche percussione e vocals ogni tanto. Sicuramente un disco e una one-man band per pochi. Deve piacere il genere fatto di poche variazioni ritmiche e poche intuizioni sonore ma se si è nel mood "giusto" Nortt va ascoltato assolutamente.

domenica 15 maggio 2016

La Storia Dei Mortuary Drape: Negromanzia, Sigilli ed Ordine Esoterico

I Mortuary Drape nascono in Piemonte nel 1986 (tra il 31 ottobre e l'1 novembre), fondati da Witch, Without Name, The Alchemist e Wildness Perversion, tutti appassionati di occultismo, esoterismo, necromanzia.
Coniarono il termine "Occult Black Metal" mischiando i Mercyful Fate, Celtic Frost, Death SS e il Dark Sound italiano (anche i Goblin) con ritmi più sostenuti Thrash/Black. Il logo originario fu ideato da Wildness Perversion (vocalist della band). Il gruppo ha sempre dichiarato di praticare l’occultismo e di aver fatto sedute spiritiche nel posto dove provavano. 


I DISCHI
Nell’87 esce un Live Tape e il primo demo Necromancy, che riscuote ottimi risultati in ambito underground. Nel ‘91 esce il demo “Doom Return” e da li cominciano i primi contatti con le label e da li a poco esce il primo EP su CD “Into The Drape”.
Segue un periodo di cambiamenti di line up, periodo in cui Wildness Pervertion è cantante e batterista e rimane l’unico membro della formazione originale.
Nel ’94 c’è l’uscita dell'oscuro e malefico "All The Witches Dances" per la Unisound (la copertina rappresenta un rito negromantico inerente la riesumazione del cadavere di una strega), il disco vede nella lineup Wildness Perversion, Maniac Of Sacrifice, Old Necromancer, Diabolic Obsession. Esso è un misto tra Black Metal anni 80, Death e Thrash. La lunga intro "My Soul" apre il cerimoniale con la voce di Cadaveria che declama in una sorta di inni a Satana, molto suggestivi. Un decadente giro di basso ci conduce a "Primordial": violenta, diretta e con un'atmosfera da rituale. La canzone in questione si dimostra particolarmente trascinante con i ritmi Thrash della batteria e la voce catacombale di Wildness Perversion, a metà fra scream e growl. I testi si rifanno a stregoneria e rituali. Continuando con l’ascolto troviamo la Thrasheggiante "Astral Bewitchment", "Funeral Chant" introdotta da un assolo, buona anche "Larve" che rimanda anche a qualche rallentamento stile Black Sabbath. Un'altra canzone assolutamente degna di nota è "Tregenda (Dance In Shroud)" che alterna spettrali arpeggi in clean, alle classiche sferzate. "13th Way" ha anche ritmiche Thrash e un bell'assolo. La messa nera si conclude con la blasfema "Occult Abyss", capace di trascinare l'ascoltatore in un violento headbanging grazie alle ottime linee chitarristiche e al drumming in doppia cassa.
Nel ’96 esce l'EP "Mourn Path",  che porta la band ad un tour europeo di 15 date.
Nello stesso anno è la volta di "Secret Sudaria", con il rinnovo della formazione ed il ritorno di tutti i membri fondatori. L'artwork di questo disco venne censurato in Germania. Introdotta da percussioni e basso con venature industrial, l’opener "Obsessed By Necromancy" si dispiega in un lavoro di chitarre molto anni 80. Il brano, sorretto da un discontinuo beat sul rullante, viene reso più oppressivo dalla voce di Wildness Perversion, un caratteristico cantato a metà strada tra lo screaming e il growl tipico del Death. La successiva "Wandering Spirits" si attesta sulla medesima flasariga, impostata sulla  batteria. Spicca anche il prezioso lavoro delle sei corde, in fase solistica. Segue l'oscura "Abbot" contraddistinta da stop ritmici e parti chitarristiche. "Necromancer", già apparsa nel demo del 1989 "Doom Return", viene riproposta in questa sede con una resa sonora migliore. Un pezzo veloce che si distingue per il ritornello, accompagnato da interventi di clean voice.
"Evil Death" ha un suono Black/Death invece "Madness" un suono più classico. Non mancano anche prolungate sperimentazioni in ambito apocalyptic industrial con la titletrack strumentale, a determinare un break a metà ascolto.
Le successive "Cycle Of Horror" e "Necromaniac", sono anni 80. Il giro di basso a preludio di "Presences" anticipa influenze sabbathiane, con parti Doom. "Malediction" è il pezzo più articolato del disco.
Dopo altri svariati cambi di line up nel ’99 esce sotto Avantgarde "Tolling 13 Knell" molto più sperimentale. La produzione, perfettamente curata e pulita, concede anche in questa occasione un evidente primo piano al basso. La cavernosa voce di Wildness Perversion aleggia minacciosamente per tutta la durata, dotando i pezzi di un più volte imitato trademark. Sin dall’opener "Dreadful Discovery", le composizioni mostrano una struttura estremamente ricercata e più tecnica rispetto al passato con suoni Black/Death melodico, articolati sugli intrecci eseguiti dai due bassisti dichiarati, Without Name e Left-Hand Preacher e con gli axemen Roaming Soul e Demon Shadow. Con la successiva "Liar Jubileum" si incontra un rapido cambio di registro dei temi affrontati, mediante l’inserimento nell’incipit di una parentesi vocale inquietante ed oscura. Si passa dal supporto femminile in clean di "Laylah" ad influenze Folk di "Winged Priestess". Particolare "Lantern", con le sue partiture totalmente strumentali, dove il guitar work, macina riff con fluidità, arricchendosi nel prosieguo di soli, arrangiamenti in simbiosi con i bassi e sostenuti da evoluzioni ritmiche complesse create dell’ottimo drumming di Will Revealed. Atmosfere Doom ed oscure sono presenti in "Not Still Born (The Unborn Plane)".
"Buried In Time" è il disco forse più potente/veloce della band, con molte influenze Thrash Metal e in parte Death, esce nel 2004. L'opener "Unfanding Revenge" mischia il vecchio suono con influenze Thrash. "Mistery...Guide Us To Death" è il brano forse meglio riuscito del lotto: aggressivo e piuttosto cupo. Per il resto si parla di influenze Thrash con tecnicismi quà e là. Ottime anche "Ectoplasm", brano molto tecnico in cui la velocità d’esecuzione incontra riff di chitarra di immediata presa e "Spiritism...Around Us", in cui gli arpeggi e la raggelante introduzione melodica lasciano poi spazio ad un assalto di vecchio Thrash.
Dopo svariati concerti tra cui un tour europeo la formazione si scioglie ma a tenerla in vita è sempre Wildness Pervertion, che seppur da solo, comincia la stesura dei nuovi brani e fa uscire una serie di compilation, EP, live album e split. Sino al 2014 quando esce "Spiritual Independence" un chiaro richiamo al passato quindi ad atmosfere più oscure. Qui abbiamo il ritorno di Wildness Perversion dietro il drum-kit, come non accadeva dall’esordio. Il nuovo album attinge dalla prima fase di carriera e potrebbe essere visto come il seguito di "Secret Sudaria". I nuovi brani rivelano appieno il loro valore, catturando l’attenzione con il riffing serrato e il travolgente cantato di Wildness Perversion. Da vitare "Lithany", "Natural Death (1930-2011)" e "Mortal Remains" e le aspre e cruenti "Once I Read (Marble Tomb)", "Immutable Witness" e "Ignis Fatuus (Deaf Space)".


NECROMANZIA, ESOTERISMO ED OCCULTISMO
L'ideologia della band è influenzata dallo spiritismo dei quali Wildness Perversion, Nequam e Diabolic Obsession sono stati seguaci. Occultismo e negromanzia occupano un posto importante nella musica prodotta dai Mortuary Drape. La negromanzia, in poche parole, è la rievocazione di spiriti, demoni e defunti associata alla magia nera. Essa come detto è una pratica divinatoria alla quale tutti i membri (attuali e passati) dei Mortuary Drape hanno dedicato (e dedicano tutt'ora) molto tempo e studio nell'arco della loro vita e, di riflesso, della loro carriera.
E' stato l'interesse iniziale verso la negromanzia che li ha fatti avvicinare al mondo dell'occultismo e della magia ed in seguito gli ha spinto a formare una band che trasportasse in musica i risultati di certe esperienze.
W.P.: "Per quanto mi riguarda la passione per occultismo e necromanzia nasce all’età di 12 anni, una mia zia era una medium e mi ha fatto conoscere molti segreti lasciandomi in eredità molti scritti.
Da li è nato tutto e poi l’incontro con gli altri fondatori della band ha fatto partire tutto il discorso Mortuary Drape".


LA TEORIA DEI SIGILLI
Secondo i Mortuary Drape, i sigilli conducono in una sfera che permette di acquisire uno stato di consapevolezza superiore rispetto al livello materiale, permettendo di comprendere meglio il significato dell`esistenza .

"Il simbolo è composto da un cerchio diviso in 5 sezioni con 4 croci, 3 alle estremità ed 1 dentro.
Il cerchio è una dichiarazione individuale e identità con l`assoluto.
La croce, riprodotta 4 volte, rafforza il quaternario delle radici degli elementi . 
Queste 5 sezioni , essendo come dei pentacoli , riproducono una microcosmica/macrocosmica identità - unità.
Ognuna delle 5 sezioni è occupata da un sigillo, dunque è un oggetto di meditazione, pervadendo la sua essenza. 
I sigilli raffigurati sono come sentieri-numeri che possono essere percorsi attraverso le corrette pratiche: IV , VII , IX , XI , XIII.

IV sigillo: è rappresentato dai simboli-radice degli elementi Fuoco, Acqua, Terra, Aria.
E` diviso in 4 sezioni , formando una croce e qui abbracciando il suo significato che è l`unione elementare al momento della nascita. 
L`anima che discende nel corpo e che lo usa come veicolo temporaneo al nostro attuale livello fisico . 
VII sigillo: è il magnetismo universale . 
Questo sigillo dà una direzione Karmica all`anima che è giusto reincarnata nelle 4 forme primordiali nel sigillo precedente.
I 7 pianeti dell`antica scienza esoterica sono qui rappresentati (Saturno qui è nascosto, essendo il pianeta di prove espiatoriali). 

IX sigillo: 9 è il numero che chiude il ciclo origine-base dell` universo numerico e delle sue infinite corrispondenze.
Il vortice del sigillo parte da un punto indefinito e va verso un altro punto indefinito nell`infinito. 
Da questo ultimo punto uno spirituale occhio veggente è derivato, simbolo di comprensione iniziatoria.
Nove è un sentiero che porta alla spirale del vortice, prendendo da esso la vera veggenza spirituale. Individuale per ognuno ma unico ed assoluto per tutti. 

XI sigillo: è il sentiero che spiega l`eterna relazione fra luce ed oscurità . 
Un pentacolo ne riproduce sempre un altro invertito e viceversa.
"Uno e Uno" separato, la separazione del divino rappresentata dalle corna del becco di Sabbath, che ha un significato esoterico come numero 2, affermando se stesso su 1. 
E` un sigillo che, affermandone l`aspetto dualistico, può portare verso l`inversione e la decadenza.
Il suo proposito è il lavoro di riunione ed espansione, Solve Et Coagula. 
L`inversione consiste nel fatto che l`11 è cabalisticamente connesso nella sfera delle protezioni astrali dunque prolungate pratiche e meditazioni sul sigillo portano lo sperimentatore allo stesso livello di quelle entità qliphotiche-larva, ricevendo da loro una falsa divinazione con conseguente rischio di disagi nervosi.
L`appendice ternaria nella parte più bassa del pentacolo rappresenta l`undicesima cella demoniaca. 

XIII sigillo: l`intero simbolo chiude se stesso con il tredicesimo sentiero .
Se IV è il sigillo del temperamento, XIII è quello della dissoluzione. 
E` rappresentato da una bara che in termini geroglifici riproduce il simbolo elementale della terra, dunque il ritorno alla cenere per quanto concerne il veicolo-corpo e la dissolvenza dello spirito. 
Sopra il XIII° sigillo troviamo i vortici centrali (Chakra) dell`anatomia occulta, che nel numero 7 sono anche presenti del corpo fisico.
Essi, se svegliati, risalgono nella forma di un misterioso nucleo di corrente che connette ad una ruota intesa come puro spirito e piazzata in cima al simbolo. 
La linea dannata è nascosta e velo caduto in ognuno di noi fin dall`alba dei tempi , che è rivelato a chi avventurandosi nella dedicazione al sentiero occulto, hanno voluto e osato". 


THE MAGIK WAY: L'ORDINE ESOTERICO
Il progetto The Magik Way nacque nell’inverno del 1996 per mano dei Mortuary Drape e in particolare di Nequam, Diabolic Obsession e Old Necromancer.
L'idea alla base era quella di organizzare un vero e proprio Ordine (L’Ordine della Terra), una sorta di gruppo/massa critica, fortemente influenzato da nuove concezioni sia in termini artistici sia per l’evolversi di studi esoterici che richiedevano un ampliamento e un approfondimento.
Ruolo fondamentale per la riuscita di questa evoluzione lo ha rivestito Azàch, quarta entità intervenuta per completare la band, elemento essenziale per l’esplorazione di nuovi linguaggi.
A lui si deve l’introduzione di certi studi legati all’Alchimia (studio degli elementi e di sostanze chimiche) e all’Anatomia occulta (decomposizione e quant'altro) e una emancipazione più piena riguardo quelli che sono i molteplici aspetti del progetto, negli anni impegnato non solo musicalmente ma anche nell’ambito della video performance, della video-arte, del teatro.
The Magik Way fu fin da subito concepito come un ordine esoterico concentrato principalmente sullo studio dell’Uomo e della Natura, di matrice atea, apolitica e scevro di qualsivoglia dogma, dove le pratiche esoteriche vengono analizzate e praticate tutt’oggi attraverso un approccio scientifico e collocabile nell’alveo della Neo-Magia.
Ancora oggi dopo 19 anni l’ordine raccoglie adesioni da parte di varie figure per lo più non facenti parte del mondo della musica, mentre il progetto musicale si è protratto fino ad ora anche se lontano dalle ribalte discografiche, ma collocandosi naturalmente in un ambito molto Underground.
Solo recentemente, sotto la spinta di Marco Cavallini (produttore esecutivo della band), The Magik Way si affaccia nuovamente al mondo della discografia, sebbene ponendo alcuni veti, primo tra i quali il desiderio di non partecipare a concerti, se non in contesti particolari con una selezionatissima audience.

sabato 7 maggio 2016

La Musica Psichedelica, LSD e The Summer Of Love (1967)

I poeti della Beat Generation nascono a San Francisco, California.
Tra 50 e 60 l'America assiste ad uno dei più grandi massacri della sua storia: la guerra del Vietnam.
Migliaia di soldati vengono mandati a morire, spediti a combattere una guerra inutile che terminerà solo nel 1975.
Tornando qualche anno indietro e con l'estate ormai alle porte, nell’aria c'era comunque il desiderio di evadere da una realtà che aveva traumatizzato il mondo.
Pace, amore, libertà.
Era il 1967.
Era l’Estate dell’Amore o meglio la "Summer Of Love".


SAN FRANCISCO: IL CENTRO DI TUTTO
La voglia era quella di rompere gli schemi ed evadere qualsiasi regola nel male ma soprattutto nel bene.
Artisti, poeti e scrittori e quanti si ribellano e cercano di vivere liberamente un’esistenza priva di tabù e fondata sull’espressione, sulla creatività e sullo scambio di idee, iniziano a migrare verso Haight Ashbury (quartiere di San Francisco), che si estende sulle colline della città californiana, è accessibile a tutti perchè è in decadenza: gli affitti costano poco, il vicinato è più o meno tollerante.
Mentre la guerra in Vietnam annuncia il suo annunciato fallimento fatto di decine di migliaia di vittime, la risposta dei giovani sta nella nascita di una nuova controcultura che non si basa solo sulla politica ma che introduce ideali di amore e spiritualità, unendo la musica psichedelica alle droghe.

Paul Kantner (membro fondatore dei Jefferson Airplane) :"Se un artista ha una proposta valida e onesta, meglio se coraggiosa e innovativa, a San Francisco troverà sempre un pubblico pronto ad ascoltarlo"
Lo scrittore Allen Cohen è tra i più famosi personaggi di Height Ashbury: predica l’amore, la pace, l’uso di droghe pesanti come gli acidi per aprire le porte della mente, che con l’LSD si spalancano a viaggi impensabili. E vive secondo i suoi principi.
Poi tra concerti, manifestazioni e “Psychedelic Shop” si arriva alla primavera, quando il mito del quartiere più liberale del mondo ha già plagiato le voci di radio e televisione.
E’ un vero e proprio pellegrinaggio.
Per i primi giorni d’estate la città si prepara ad accogliere un flusso senza fine di turisti e persone che arrivano a San Francisco per evadere dal mondo tra sesso e droga.
Nacquero gli “Acid Test ”, durante i quali vennero definiti i tratti principali della filosofia Hippy, ossia la vita in comune, la sperimentazione psichedelica e la disinibizione sessuale.
Quando, il 3 gennaio del 1966, aprì lo Psychedelic Shop, in Ashbury Street, si iniziò ad avere la sensazione che il movimento hippy e la sua controcultura fossero qualcosa di molto serio.
Questo evento segna di fatto la nascita della comunità hippy, che da quel momento in poi passa da semplice pulsione generazionale a fenomeno di massa.
La società inizia ad accorgersi di questi giovani che vestono in modo bizzarro e predicano pace e amore, consigliando l’esperienza psichedelica.


PSICHEDELIA E LSD
Il termine “psichedelico” nasce ufficialmente nel 1943 quando viene inventata la “LSD” (dietilamide dell’acido lisergico) scoperta per caso dal dottor Albert Hoffman nei laboratori della Sandoz, una casa farmaceutica dell’epoca, mentre cercava di riprodurre in laboratorio una sostanza capace di creare gli stessi effetti dei funghi allucinogeni i cosiddetti “peyote”.

“Uno stato mentale caratterizzato da una intensificazione della percezione sensoriale talvolta accompagnata da distorsione della realtà, allucinazioni, intensa sensazione di felicità o al contrario di disperazione”

Può anche essere inteso come “mostrare la coscienza o l’anima”.
Il tutto derivato ovviamente dall’abuso di LSD.
In verità, si comincia a parlare di “musica psichedelica” solo a partire dal 1965.
Nei primi anni ’60 alcuni dei musicisti più noti iniziano a rompere il tabù delle droghe nei testi delle loro canzoni e ad inserire in esse immagini “allucinatorie” tipiche della beat generation.
Proprio la letteratura beat è stata una delle maggiori fonti di ispirazione per i musicisti psichedelici: ideali come la vita in “comune”, la cultura del viaggiare, l’utilizzo delle droghe sono stati gli argomenti più gettonati del periodo.
Il precursore di tutto è Bob Dylan che nella sua “Queen Jane Approximately” usava la metafora di Mary Jane per indicare la marijuana.
Sempre a San Francisco lo scrittore Ken Kesey (fondatore della community dei Merry Prannksters, situata a “la Honda” nella periferia della città, i cui membri avevano svuotato un vecchio scuola bus ridipingendolo con colori sgargianti e mettendo sulla targa di destinazione la scritta “furthur” cioè oltre, al di là) inizia ad organizzare dei raduni in cui, tramite l’uso del LSD, si cerca di mettere in musica le teorie di studiosi come Timothy Leary e Allen Ginsberg che predicano lo sviluppo dell’espansione della mente e la nascita del “Homo Novus”.
Kesey aveva compiuto una serie di studi sul rapporto tra LSD e creatività nei primi anni ’60 e con questi raduni, dove l’acido lisergico veniva distribuito gratuitamente, cercava di mettere in pratica le sue teorie.
Nascono così i già citati “Acid Test”.
Per la cittadina californiana iniziano così a circolare volantini con il celebre slogan “turn on, turn it, drop out”.
Siamo nel 1965 e gli effetti dell’acido lisergico sono ancora sconosciuti ai più, tuttavia una piccola comunità di giovani, che frequentava i primi Acid Test, inizia sempre più spesso a farne uso.
Tra le band più attive i Grateful Dead e le loro performance live sotto l’effetto delle droghe cominciano ad avere una notevole notorietà.
Nel frattempo altre giovani band iniziano a mettere in musica le sensazioni che provano nei loro viaggi “allucinanti”e gli Acid Test prendono sempre più piede.
L’8 gennaio 1966 ne viene organizzato il primo al Fillmore di san Francisco dove si contano circa 2500 partecipanti.
La musica psichedelica è il tentativo di raffigurare tramite i suoni il “viaggio” con l’LSD, essa perde quasi totalmente la forma canzone comune per dare spazio a lunghe parti strumentali che ricercano suoni nuovi al di fuori dei canoni generici.


IL BANDO DEL LSD E IL LOVE PAGEANT RALLY
Lo stato della California decide tuttavia di mettere un freno a questa dilagante nuova realtà e, il 6 ottobre del 1966, dichiara illegale l’uso dell’ LSD.
Il movimento hippy si sente colpito direttamente e risponde a suo modo.
Allen Cohen e Michael Bowen (fondatori del San Francisco Oracle) organizzano un raduno di massa presso il Golden Gate Park, chiamato “Love Pageant Rally”.
Questa manifestazione è intesa come occasione per opporsi a quella che i giovani aderenti al movimento chiamano “repressione del misticismo chimico”, ed è una pubblica dimostrazione per testimoniare la propria innocenza, per dichiarare pubblicamente di non essere colpevoli di nulla.
Dopo quest'evento, i concerti diventano sempre più frequenti e le persone coinvolte aumentano di conseguenza, raggiungendo il culmine in quella che, appunto, passerà alla storia come
“Summer Of Love”.


HUMAN BE IN
Il preludio di tutto fu il cosiddetto “Human Be In”, organizzato da Michael Bowen, e inteso come un vero e proprio raduno di tribù.
L’evento si svolge il 14 gennaio del 1967, presso il Golden Gate Stadium, e viene presentato come l’opportunità di riunire sotto un’unica bandiera due fazioni filosoficamente divergenti, anche se appartenenti entrambe alla controcultura californiana.
Da una parte ci sono i “Radicali di Berkley” che si schierano contro il governo americano e la sua politica e dall’altra la comunità Hippy di Haigh Ashbury, votata alla non violenza e al cosiddetto “Flower Power”.
Due giorni prima dell’evento, il 12 gennaio, un comunicato stampa diramato dall’attivista Jerry Rubin, ribadì che il Be In avrebbe mostrato Hippy e Radicali uniti in nome di un comune obbiettivo: “chiamarsi fuori dai giochi politici e dalle istituzioni, che opprimono e disumanizzano il popolo degli Stati Uniti, e creare una Comunità guidata da “Peace & Love”, in grado di far nascere nuovi tipi di relazioni umane.
All’alba del 14 gennaio, ventimila persone avevano già occupato il Golden Gate Park, salutando il giungere del giorno con canti, fiori e bandiere accompagnati dal suono di centinaia di percussioni e dalle canzoni dei Jefferson Airplane e dei Grateful Dead.
Con questo evento, a cui sono presenti anche numerosi media, San Francisco diventa la protagonista assoluta di un vero e proprio fenomeno culturale.
La città si presenta come il simbolo di un nuovo movimento di protesta e controcultura che sta alla base di un rinnovamento spirituale e di quella che è una vera e propria rivoluzione musicale.
Il flusso migratorio di giovani con destinazione Haigh Ashbury è impressionante, suscitando perplessità e preoccupazione nelle autorità, che non vedono di buon occhio questa realtà e cercano di fermare questo vero e proprio pellegrinaggio.
Ma è un’impresa praticamente impossibile.


SUMMER OF LOVE
L’inizio ufficiale della Summer Of Love, viene fatto coincidere, simbolicamente, con il solstizio d’estate, e il San Francisco Oracle esce con una edizione speciale e l’invito ufficiale a una cerimonia per celebrare la prima alba dell’estate, che si tiene sulle colline di Twin Peaks.
Nei testi delle canzoni iniziano a comparire i primi riferimenti all’uso degli “acidi” e si inizia così a parlare di “Acid Rock”.
I primi riferimenti alla psichedelica appaiono in alcune canzoni di band che resteranno semi sconosciute ,o comunque intrappolate nell’undreground del genere, come i Blue Magos o i 13th Floor Elevator che sono tra i primi a usare il termine “psichedelico” con titoli come “Psychedelic Lollipop”.
La vera esplosione della musica psichedelica avviene però solo nel 1967.
Il 5 aprile, i leader della Comunità Hippy annunciano pubblicamente la formazione del “Consiglio della Summer Of Love”, vero e proprio organo operativo in grado di gestire un evento che ormai può essere tranquillamente definito di portata mondiale.
L’intera comunità si mette all’opera, trasformando Haigh Ashbury in un quartiere capace di reggere l’impatto con il più grande evento che San Francisco abbia mai ospitato.
I Diggers aprono una clinica medica gratuita, e fa la sua comparsa un negozio che fornisce gratuitamente a tutti i giovani beni di prima necessità.
Cavalcando questa onda inarrestabile, la Gray Line Bus Company istituisce il “San Francisco Haigh Ashbury District Hippye Tour”, durante il quale i visitatori vengono guidati nel quartiere, per osservare la quotidianità dei suoi abitanti.
Gli eventi superano di gran lunga lo spirito della manifestazione, snaturandola e rendendola del tutto simile alla società della quale voleva discostarsi.
Il 5 maggio viene pubblicato un disco singolo destinato a diventare l’emblema di tutto questo.
Si tratta della famosa “San Francisco” cantata da Scott McKenzie, e scritta da John Phillips, voce dei Mamas & Papas.
Il brano viene anche scelto per pubblicizzare l’imminente “Monterey Festival”, che si terrà tra il 16 e il 18 giugno successivi, durante il quale si esibiranno, tra gli altri, The Who, Grateful Dead, The Animals, Jefferson Airplane, Otis Redding, The Byrds e, soprattutto, un giovanissimo e sconosciuto chitarrista chiamato Jimi Hendrix con i suoi The Jimi Hendrix Experience.
Fu questo Festival, assieme a tutta una serie di concerti minori, l’elemento che fece conoscere al mondo quello che stava accadendo a San Francisco.
Possiamo ricordare anche i Kaleidoscope, Electric Flag, Quicksilver, Moby Grape, Steppenwolf, Blue Cheer, Blues Magoos, Velvet Underground, Devils Anvil, Seeds, Iron Butterfly, Spirit, Ultimate Spinach, L'Infonie, Creation, Tomorrow, Incredible String Band, Deviants, Parson Sound e molte altre.
Descrivere quello che in quei mesi accadde è impossibile, ma si può dire che furono sicuramente l’apice e, nel contempo, l’epilogo, delle speranze di una generazione realmente convinta di poter cambiare le cose con la filosofia “Peace & Love”.


IL CERCHIO SI CHIUDE
Ovviamente come tutte le belle storie, dopo poco tempo, anche l’Estate dell’Amore esaurisce la sua fiamma e ciò che resta è solo la desolazione di ciò che ha bruciato.
E i resti ovviamente a San Francisco.
Chi ha esagerato con le droghe fottendosi il cervello o lasciando prima del tempo questo mondo, chi è morto di fame, i resti sono anche quelli di un movimento che ha cantato ideali di pace e fratellanza, ma che presto si è reso conto dell’utopia e della degenerazione che comporta l’assenza di regole.
Dopo mesi di concerti, raduni, feste e spettacoli teatrali, Haigh Ashbury inizia, mestamente a svuotarsi, ritornando a una realtà che pare ancora più grigia della precedente.
L’immagine rimandata dal quartiere è quella di un generale deterioramento, dovuto anche agli episodi di violenza e criminalità inevitabilmente accaduti, e al diffuso abuso di droghe che ha cancellato l’entusiasmo iniziale.
La comunità hippy si rende drasticamente conto che la centralità dell’evento è stata fagocitata per rispondere all’immagine richiesta dai media.
Il risveglio è come detto brusco unito allo sconforto, che sfocia in un deprimente senso di fallimento. E’ ormai la fine, e l’autunno viene a chiudere il cerchio.
Dopo che la maggior parte dei partecipanti alla Summer, ha ormai lasciato la città.
Un piccolo gruppo di hippy rimasti mette in scena un simbolico funerale, chiamandolo “The Death Of The Hippie” e celebrandolo al Buena Vista Park, il 6 ottobre del 1967; esattamente un anno dopo il decreto che dichiarava illegale l’uso di LSD.

“In the Haight Ashbury District of this city, Hippie, devoted son of Mass Media.”