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domenica 19 aprile 2015

Paul McCartney è Morto o è Ancora Vivo? (Storia ed Indizi)

I Beatles si formano a Liverpool nel 1957, una delle leggende più note che circolano su di loro riguarda ovviamente il bassista Paul McCartney. Come dicevo però il "caso McCartney" non è il solo mistero, infatti sulla band circolano una quantità enorme di altre leggende tutte legate al satanismo ed in particolare ad uno dei maggiori esperti di satanismo, Aleister Crowley.
Il mago, illusionista, filosofo e satanista, ma più che tutto noto quale uno dei più sinistri pensieri del Novecento, ispiratore delle maggiori perversioni delle star "ribelli" è presente perfino in copertina al più famoso disco dei ragazzi di Liverpool, "Sgt. Pepper's Lonely heart's club band", che egli suggestionò, ispirò e guidò anche la band di Liverpool?
Perché i satanisti guidati da Charlie Manson, cioè gli assassini dell'attrice Sharon Tate e di taluni suoi amici, scrissero col sangue delle loro vittime i titoli di alcune canzoni dei Beatles sui muri della casa?
Come mai canzoni e copertine di questa band sono piene di simboli esoterici, messaggi subliminali, frasi nascoste ed enigmatiche e a volte registrate al contrario?


PAUL MCCARTNEY E' IN REALTA' MORTO?
L'ex Beatle è da più di trent'anni al centro di un intricato gioco di luci, ombre, immagini, suoni, frasi dette e lasciate a metà. La notte del 9 novembre 1966 Paul McCartney uscì dalla sala prove dopo un violento litigio con gli altri tre Beatles.
Paul salì sulla sua auto per tornare a casa e lungo una strada raccolse una ragazza che faceva l'autostop.
La ragazza si chiamava Rita e gli raccontò che stava scappando di casa perché era incinta e, contro il parere del suo ragazzo, aveva deciso di abortire. Solo lungo una stradina di campagna Rita comprese che la persona al volante era Paul dei Beatles; la sua reazione esagitata spaventò e distrasse McCartney, che non vide che il semaforo diventava rosso. Pur riuscendo a evitare l'urto con un altro veicolo, l'auto del Beatle uscì di strada e si schiantò contro un albero, prendendo fuoco.
Paul, sbalzato fuori dall'abitacolo, sbatté la testa contro l'albero. Sia Paul che Rita persero la vita.
Ricevuta la notizia, gli altri tre Beatles dovettero decidere cosa fare.
Il loro manager Brian Epstein e John Lennon insistettero per adottare la linea del silenzio: avrebbero seppellito Paul senza far sapere niente a nessuno, per non sconvolgere il mondo o il futuro del gruppo che, nel 1966, era all'apice del suo successo. Si misero quindi alla ricerca di un sosia.
Dopo settimane di ricerche, scelsero William Campbell, un attore di origini scozzesi che assomigliava a Paul e che acconsentì a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica per rendere ancor più netta la somiglianza. Da quel momento, i Beatles non si esibirono più dal vivo, sia perché Campbell era più alto di Paul, sia perché occorreva del tempo per insegnargli a imitare i movimenti e la voce di Paul.
Stando a questa storia, la persona che suona e canta negli album dei Beatles dopo il 1966, che ha composto canzoni di straordinario successo come "Back In The U.S.S.R.", "Lady Madonna", "She's Leaving Home", "Get Back", "Hello Goodbye", "Penny Lane", "Hey Jude", "Blackbird", "Helter Skelter", "Oh! Darling", "Let It Be" e "The Long And Winding Road", che appare nei film "Magical Mystery Tour" e "Let It Be", nonché l'autore dell'imponente discografia solista di McCartney, sarebbe un impostore, scelto sulla base di una spiccata somiglianza fisica con l'originale.
Durante una trasmissione radiofonica, il conduttore, tale Russ Gibb riceve una telefonata in diretta da un anonimo che racconta una storia suffragandola con presunti indizi che il gruppo di Liverpool avrebbe disseminato ovunque lungo il loro cammino. Era esattamente il 12 Ottobre del 1969.
Russ Gibb riceve in onda la telefonata, la voce maschile che parla dall'altra parte del cavo gli racconta che Paul McCartney è in realtà morto ben 4 anni prima in un incidente stradale, e che i baronetti l'avevano sostituito con un sosia, tale William Campbell, e che forse per rimorso e forse spinti da un intimo desiderio di verità avevano iniziato a disseminare i loro dischi di segni che tendono a confermare questa teoria. Da quella telefonata si sviluppò una continua caccia alla traccia, nacquero e si diffusero teorie su teorie, storie su storie.


L'ANTEFATTO
Paul McCartney sarebbe morto il 9 di Novembre (o l'11 di settembre secondo alcuni indizi) del 1966.
Nella seconda metà del 1966 i Beatles sono sul punto di sciogliersi e le principali cause sono molto serie:

1) La Beatlemania è incontrollabile, il gruppo non la sopporta più, si sentono esausti per i continui concerti che portano avanti da anni e sono insoddisfatti perchè suonare dal vivo è impossibile; non riescono nemmeno a sentirsi a causa del boato della folla che sovrasta tutto; quindi anche le esibizioni hanno una qualità scadentissima e non possono essere sfruttate come registrazioni.
2) I pericoli corsi durante il tour alle Filippine culminati con l'incidente diplomatico e il loro quasi sequestro che ha fatto temere per la loro incolumità ha provato tutti emotivamente e in particolar modo George Harrison che sembra il più sconvolto.
3) La furente reazione esplosa in america alle dichiarazioni di John Lennon sul fatto che i Beatles fossero più famosi di Gesù, che scatenò ondate di isteria con roghi dei dischi dei Beatles in mezzo alle strade e dichiarazioni in TV del Ku-Klux-Klan che dichiarava apertamente di essere un'organizzazione terroristica pronta a compiere gesti eclatanti contro il gruppo.
Lennon sarà costretto a pubbliche scuse che provocarono in lui una forte crisi d'identità.

George Harrison annuncia quindi a Brian Epstein, il loro manager, di voler lasciare il gruppo ai primi di settembre del 1966; trapelò poi la notizia che il concerto di San Francisco (29/8/1966) sarebbe stato l'ultimo. Tutto però è destinato a rientrare nei primi mesi del 67 quando i Beatles rinnovano il loro contratto con la Emi per altri 9 anni. A quanto pare il loro manager li ha rassicurati promettendo che avrebbero smesso di fare infiniti tour in giro per il mondo. Il 10 Novembre 1966 fu annunciato ufficialmente da Peter Brown, loro vice-manager che non avrebbero fatto più concerti.
Il 15 Novembre 1966 Epstein smentisce pubblicamente le voci di scioglimento del gruppo.
Dal 21 Giugno 1966 fino al 24 Novembre 1966 i Beatles non registrano più nulla e non effettuano nemmeno alcuna sessione fotografica. Dall'Agosto del 1966 in poi, Paul McCartney assume un ruolo di primo piano nel gruppo, tutti i progetti fondamentali del 1967 (Sgt. Pepper, Magical Mystery Tour etc) Sono idee sue. John Lennon perde progressivamente il ruolo di leader mentre McCartney assume sempre più il controllo delle operazioni.
Il 27/8/1967 viene improvvisamente ritrovato morto Brian Epstein, la mente che ha creato il fenomeno Beatles, si parla inizialmente di suicidio, si vocifera che fosse depresso a causa della sua omosessualità che doveva tenere nascosta; se ne dicono tante, poi le voci vengono smentite dal verdetto del coroner.
Sembra una morte accidentale a causa di un'overdose di antidepressivi.
Di fatto però la morte di Epstein non è libera da ombre; a un certo punto circola la voce dell'omicidio e si scoprono delle minacce di morte a suo carico ma nessuno avvierà mai indagini in tal senso.
I Beatles a detta di tutti quelli che li conoscono si sentono perduti, non hanno mai dovuto pensare alla loro gestione commerciale, avevano piena fiducia di Epstein che si occupava di tutto.
Di fatto, Paul McCartney prenderà in mano anche questo aspetto della gestione del gruppo.
Tra il 1966 e il 1967, la musica dei Beatles subisce una radicale trasformazione.
L'album “Revolver” (agosto del 1966) sembra l'inizio di questa nuova fase.
Non soltanto la musica si fa complessa, ricercata e piena di sperimentazioni che avranno effetto in tutta la storia del rock, ma anche i testi diventano improvvisamente “Adulti”, iniziano a parlare spesso di morte, abbandonando le canzonette da innamorati del primo periodo.
Ma il disco considerato l'apice della loro carriera e che determinerà una vera rottura in tutti i sensi con i Beatles del passato (sia musicalmente che per quanto riguarda l'immagine del gruppo) è il successivo Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band (Giugno 1967) che in teoria dovrebbe essere anche il primo dopo la presunta morte di Paul McCartney. L'incidente è datato al 9 Novembre 1966.
A quanto pare i giornali inglesi il 9/11/1966 diramarono notizie confuse, tra cui quella che Paul era rimasto decapitato. Si sa inoltre che Paul McCartney ha fatto occasionalmente uso di sosia per vari scopi. Viene indetto un concorso pubblico per trovare un sosia di Paul McCartney, pratica normale con le star dello spettacolo. Il concorso non vedrà una conclusione e non verrà mai comunicato il nome del vincitore I Beatles, a fine del 1966, primi tra tutti i gruppi rock, si fanno crescere contemporaneamente barba e baffi. Non si tratta di una banalità; all'epoca il fatto ha una forte ripercussione, costituisce un'alterazione della fisionomia, una sorta di camuffamento e nel loro caso particolare venne abbandonata l'immagine dei 4 ragazzi puliti beniamini dell'Inghilterra. Per alcuni inoltre, come vedremo poi, questo fatto costituisce la volontà di nascondere i lineamenti non perfetti del sosia che ha preso il posto di Paul.


REVOLVER
E' comunque palese a tutti che a cavallo tra gli anni 1965 e 1966 tutto attorno ai Beatles muta si cambia. I Beatles cambiano stile e conservano le uniformi degli esordi.
"Revolver" è l'album di canzoni memorabili come "Eleanor Rigby", "Yellow Submarine", "Here, there and everywhere". In molte delle canzoni presenti su quest'album sono pieni di richiami a satanismo, morte ed esoterismo, e per i Beatles è una novità assoluta. "Eleanor Rigby" e i suoi evidenti richiami alla morte di qualcuno, in essa un prete Father McKenzie prepara il sermone per una cerimonia cui nessuno assisterà. Un riferimento chiaro al fatto che McCartney fu sepolto in fretta e in gran segreto, alla presenza di un sacerdote.
Ed ancora in "Taxman" Harrison canta: "Dichiarate i penny che avete sui vostri occhi", un'immagine che richiama la consuetudine di antica guisa di porre sugli occhi dei defunti delle monete.
E per la prima volta la caccia non si ferma ai testi e alle musiche ma tocca anche l'aspetto visuale, ovvero la copertina, Paul McCartney infatti ha rispetto agli altri tre baronetti una posa diversa, egli è l'unico defilato e di profilo.


THE BUTCHER'S ALBUM
Gli indizi continuano ad apparire ed anzi con il tempo proliferano e cronologicamente si arriva a "The Beatles Yesterday And Today" più noto come "The Butcher's Album" con le sue due copertine, infatti l'album al lancio aveva una copertina dove i 4 si presentavano vestiti da macellai con pezzi di carne, bambole rotte e sangue sparsi ovunque, e dove Paul è attorniato dalle bambole dai pezzi di carne e dal sangue. La copertina fece così tanto discutere che l'album fu ritirato e la copertina fu sostituita con una nuova, ma in essa Paul era seduto in una cassa a guisa di bara.
"Yesterday" cantato da Paul dice "I believe in yesterday, suddenly, I'm not half the man I used to be, there's a shadow hanging over me. Yesterday came suddenly..." cioè "credo nel passato, improvvisamente, io non sono che metà dell'uomo che ero, c'è un ombra che volteggia su di me. Il passato arriva all'improvviso". Nello stesso album i cacciatori di indizi trovano interessante "Nowhere man" dove dice "you don't know what you're missing, nowhere man can you see me at all".


SGT.PEPPERS LONELY HEART'S CLUB
Nel 1967 esce "Sgt. Peppers Lonely Heart's Club band" una vera e propria esplosione di colori, suoni e indizi. Per i cacciatori di indizi è un diletto osservare la copertina e trovarvi le foto delle "persone che amiamo ed ammiriamo", ovvero le foto di Marlon Brando, Stanlio & Olio, Carl Marx, Jane Harlow, Bob Dylan, Edgar Allan Poe, Aleister Crowley, gli stessi Beatles prima versione o come asserirono alcuni cacciatori i Beatles originali, e i Beatles nuova versione, vestiti di colori sgargianti e posti di fronte ad una composizione floreale che potrebbe apparire come una bara sormontata da un basso elettrico a 3 corde (e non 4), lo strumento di McCartney.
La stessa testa di McCartney è sormontata da una mano aperta, simbolo di morte per le culture orientali. Nel Booklet all'interno dell'album McCartney ha sul suo abito una patch, una di quelle toppe divertenti che spesso i cantanti cucivano sui vestiti per abbellirli, e sulla sua c'è scritto OPD acronimo per i paesi britannici di "Officially Pronounced Dead", cioè "Ufficialmente Morto".
Potevano i cacciatori fermarsi qui? No, qualcuno suggerì che i Beatles avevano inserito anche indizi molto più celati e così ci fu chi osservando la copertina allo specchio scorse nella cassa al centro della copertina la scritta "1 one 1" cioè "111" e " He die" con una freccia tra le due parole.
Caso vuole che la freccia punti su McCartney è che la frase così diventi "He (McCartney) die".
Tra i complottisti vi fu persino chi puntualizzò come le coincidenza fossero così curate da ricreare un basso mancino (McCartney è mancino) con dei crisantemi.
E che i Beatles prima versione erano statue di cera e che uno fra essi, Starr, fosse vestito a lutto e a consolarlo fosse McCartney. Ma la ricerca iniziata sulla copertina non si fermò neppure a questo si arrivò persino ad individuare l'auto di McCartney, una Aston Martin (quella con cui sarebbe morto), un guanto intriso di sangue, una statuetta della divinità indù Sheeva (morte e distruzione) che indica McCartney e Harrison che sul retro di copertina indica una riga ben precisa di una canzone e che dice "Wednesday Morning at 5 O'Clock" la canzone è "She Leaving" e la data e l'orario sarebbero quelli della morte di McCartney.
I più acuti si sono soffermati inoltre sulle dita dei 4 sulla copertina del retro dell'album, dove i tre superstiti compongono le lettere LVE e McCartney in posa dissimile come di consueto non mostra le mani e quindi lascia un buco, una O componendo la parola "love" amore.
Ascoltando le canzoni dell'album ci soffermiamo su "A Day In Life" il cui testo diceva "Era una notizia triste, ma nonostante ciò ho dovuto ridere" ed ancora "Ha perso la vita in macchina, non si era accorto che era scattato il semaforo" ed infine "Avevano già visto la sua faccia".


MAGICAL MYSTERY TOUR
In "Magical Mystery Tour" i Beatles continuano a piazzare indizi sonori come in "I'm The Walrus" dove una voce di sottofondo se riprodotta al contrario sembra dire "Ah, ah, Paul is dead", e in "Strawberry Fields Forever" dove Lennon sembra cantare "ho sepolto Paul"; ma anche indizi visuali come nella foto in cui McCartney è seduto di fronte alla scritta "Io ero" (I Was) e dietro di lui sono due bandiere a rappresentare un funerale militare. Paul anche qui è scalzo, inoltre sulla cover c'è un tricheco nero (che è presagio di morte in alcuni paesi). Nel video di "Your Mother Should Know", tutti portano rose rosse, a parte Paul che ha una rosa nera.


WHITE ALBUM
Nel 1968 esce il "White Album" così chiamato per via della copertina interamente bianca e per i complottisti fu un colpo duro, ma qualcosa la trovarono ugualmente in "I'm So Tired" dove la solita voce ascoltata al contrario direbbe "Paul è morto, mi manca, mi manca, mi manca".
Quest'album però ebbe maggiori riscontri in tribunale dove le canzoni "Helter Skelter" e "Piggies" furono ascoltate molteplici volte durante il processo Manson.


YELLOW SUBMARINE ED ABBEY ROAD
Così si arriva agli album del 1969 "Yellow Submarine" e "Abbey Road", nel primo i cacciatori di indizi si soffermarono subito sulla mano posta sulla testa di McCartney come in due album prima, e sul sottomarino che sembra essere sepolto all'interno della collinetta.
Ascoltando le canzoni presenti nell'album sono state riscontrate inoltre evidenti tracce in "All you need is love" dove Lennon alla fine canta "Yes he's dead...we loved you yeah yeah yeah" e in Northen Song.
In "Abbey Road" la copertina è tra le più significative, i 4 camminano in fila su un attraversamento pedonale e simulano un funerale, con McCartney che scalzo cammina con un altro passo e tiene nella mano destra una sigaretta, nonostante sia notoriamente mancino.
Nella raffigurazione Lennon rappresenterebbe il sacerdote, Starr l'uomo delle pompe funebri, McCartney il deceduto (scalzo che in alcuni paesi vuol dire "morte") e Harrison colui che va a scavare la fossa. Sul lato destro della strada è presente un veicolo che sarebbe un carro funebre e sul lato sinistro un Maggiolino.
La cosa che colpisce di quest'ultimo è la targa: LMW 28IF, cioè Linda McCartney Widowed (Vedova) e se Paul fosse stato vivo avrebbe 28 anni Altri indizi si riscontrano inoltre in "Let It Be" dove McCartney è raffigurato su uno sfondo color sangue dissimile dagli altri tre membri.
Altri cacciatori hanno raccolto molte altri indizi, quali McCartney travestito da tricheco, McCartney con un fiore diverso dagli altri membri o la scritta Love 3 Beatles sino ad arrivare alla scritta Beatles sulla copertina di un album che corrisponderebbe ad un numero di telefono, quell'album era "Magical Mystery Tour", ed il numero di telefono sarebbe di Londra e si dice che per un certo periodo chiamando quel numero un messaggio pre-registrato annunciava "ti stai avvicinando", gli "indizi" scoperti sono molteplici; tutt'oggi molti fra loro sono certi di poterne trovare ancora.
Nel retrocopertina appare la scritta Beatles inserita nel muro sopra alla scritta Abbey Road.
Davanti alla scritta Beatles ci sono degli strani fori come se qualcuno avesse sparato con un mitra o una pistola. Connettendo i fori come nel gioco dei puntini esce un 3, quasi a dire "siamo rimasti solo 3". 


ALTRI INDIZI
In realtà vengono ritrovati indizi anche su "Let It Be" del 1970 dove solo Paul è ritratto con un sfondo rosso sangue ed addirittura anche in dischi prima del 1966, dove su "Help" del 1965 solo lui viene raffigurato senza cappello (quasi ad indicare la sua decapitazione), su "Rubber Soul" si vede il volto dei 4 che rappresenterebbe la visuale di Paul dal basso (bara) e su "Revolver" appare defilato (di profilo) rispetto agli altri (in "Eleanor Rigby" si recita un sermone al quale "nessuno assisterà"). 


LE REAZIONI DEI BEATLES
I Beatles più volte sollecitati sull'argomento non hanno mia ammesso ne smentito e spesse volte hanno sarcasticamente glissato anche sulle circostanze più evidenti.
Dopo lo scioglimento dei Beatles il gioco però non si fermò e Lennon prima di morire avrebbe detto rivolgendosi a McCartney "Questi pazzi avevano ragione quando dicevano che tu eri morto..." riferita al fatto che McCartney scrivesse solo canzoni d'amore, la risposta di McCartney non si fece attendere e arrivò con una delle sue più belle canzoni, dove egli dice "qualcuno afferma che il mondo non ha più bisogno di stupide canzoni d'amore, io mi guardo attorno e vedo che non è così", quella canzone è "Silly Love Songs". Le ultime parole in materia le ha comunque dette lo stesso McCartney, usando proprio i metodi utilizzati dai Beatles, il titolo dell'album "Paul Is Live" del 1993 che rappresenta il celebre attraversamento di Abbey Road e McCartney con un cagnolino e il solito Maggiolino bianco che però ha cambiato targa diventando "51IS" cioè "51 è" ovvero gli anni che aveva McCartney in quel momento.


SVILUPPI RECENTI
Nel 2009 l'informatico Francesco Gavazzeni e il medico legale Gabriella Carlesi, basandosi su avanzate tecniche medico-legali, hanno svolto un approfondito studio di antropometria e di craniometria su immagini di Paul McCartney, scattate prima e dopo la data del presunto incidente in cui l'artista avrebbe trovato la morte, allo scopo di confrontarne le caratteristiche biometriche e decidere così se si trattasse o meno della stessa persona. Secondo lo studio resta aperta la probabilità che non si tratti della stessa persona, in quanto il confronto dei dati biometrici (analisi della forma del cranio e della mascella, della curva mandibolare, dei padiglioni auricolari, del palato e della dentatura) indica che si potrebbe trattare di due differenti individui, sia pur in apparenza molto somiglianti.
Ulteriori analisi sono state effettuate nel 2013 volti originali e del presunto sosia e le registrazioni audio della voce non presentino alcun elemento in comune. Inoltre a fine 2010, i giornali hanno dato la notizia che l'Aston Martin DB5 "Saloon" effettivamente appartenuta a Paul McCartney nel 1966, e alla guida della quale avrebbe avuto il fatale incidente automobilistico, è stata rintracciata ed è in fase di restauro presso un'officina di Corsico nell'hinterland milanese, dietro ordine del nuovo proprietario.
Sull'auto sono stati rinvenuti segni di un passato incidente che risalirebbero proprio al fatidico 1966.
Diversi siti web sostengono come le prove fotografiche dimostrino che il McCartney di prima e dopo la fine del 1966 non possa essere la stessa persona, anche se i due individui hanno caratteristiche molto simili tra loro. Alcune nuove teorie suggeriscono che McCartney, invece che perito in un incidente d'auto, sia stato rapito e successivamente ucciso (sempre nel 1966).
Nel 2001, si è sparsa persino la notizia dell'esistenza di presunte registrazioni vocali effettuate da George Harrison prima della sua morte in cui viene "confermata" la leggenda, indicando i motivi che hanno portato all'insabbiamento dell'intera faccenda: la necessità di evitare una possibile ondata di suicidi tra i fan di McCartney, nonché gli interessi economici e politici in ballo.
Nella gigantesca operazione di copertura avrebbero avuto un ruolo attivo i servizi segreti britannici (MI5). L'incapacità di sostenere la menzogna sarebbe stata la causa primaria dello scioglimento dei Beatles. Anche l'omicidio di Lennon (avvenuto nel 1980) sarebbe in connessione con questo segreto: Lennon aveva minacciato di rivelare la verità, venendo così messo a tacere dai servizi segreti.


CHI E' L'IMPOSTORE?
Un caso curioso sono la sterminata serie di filmati della serie The Rotten Apple immessi in rete a partire dalla fine del 2006 dall'internauta che si cela dietro lo pseudonimo "Iamaphoney".
Essi ripercorrono tutti gli indizi noti e meno noti della leggenda con numerose aggiunte originali, il tutto visto sotto la luce della cosiddetta "pista satanica" che vorrebbe identificare nell'uomo che, secondo Iamaphoney, si fa passare attualmente come Paul McCartney, il figlio o addirittura la reincarnazione dell'occultista Aleister Crowley (che effettivamente appare tra il collage di personaggi famosi presente sulla copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band).
Nello specifico, oltre a decine di presunte prove, Iamaphoney mette in risalto il fatto che tra le opere di Crowley ci sia un trattato esoterico dal titolo The Winged Beetle, e che, curiosamente, i due gruppi di cui Paul McCartney ha fatto parte in carriera si chiamano proprio Beatles e Wings.
I filmati vengono presentati con suggestivi montaggi audio/video in cui si trova veramente di tutto: frasi fuori contesto, situazioni disparate tratte da film, immagini di repertorio, interviste di epoche diverse in cui praticamente ogni frase registrata dai Beatles viene ripassata alla rovescia, trovando messaggi nascosti e sinistri presagi.


I BEATLES E IL DIAVOLO
I 4 ragazzi di Liverpool non hanno mai chiaramente parlato di satanismo o di demoni, ma hanno spesse volte celato nei loro dischi, come abbiamo visto, tracce di argomenti strettamente correlati a tale argomento. Come abbiamo già visto la svolta si ha nel 1965, quando qualcosa dovette necessariamente accadere perchè i Beatles repentinamente cambiarono stile, genere e modo di esprimersi.
Qualcuno o qualcosa doveva averli colpito a tal punto da modificare tutto ciò che fino ad allora era stato il loro modo d'essere. I 4 allegri ragazzi che cantavano l'amore e la spensieratezza adesso parlavano di morte e di morti, i temi caldi di amore e gioventù furono soppiantati da temi cupi e atmosfere psichedeliche. I loro guardaroba cambiarono, rapidamente come le loro canzoni, i loro pensieri cambiarono tanto quanto le loro manifestazioni.
La storiografia dei Beatles dice che le rivoluzioni in campo sonoro dei Beatles furono dovute al loro manager tuttofare Brian Epstein e ai suoi contatti con producer all'avanguardia come George Martin e Phil Spector. Lo stesso Epstein morirà d'overdose di stupefacenti nel 1967.
A leggere altre storie sui Beatles si rinvengono loro conversioni a riti orientali di diversa natura tra Buddismo, Induismo, Yoga ed altre pratiche religiose i 4 giovanotti raccolsero una mole tale di informazioni spiritiche ed esoteriche da fare invidia ad una enciclopedia, e a visualizzarne l'universo contenuto in "Sgt. Pepper's..." si nota facilmente come tutto questo mondo esoterico venisse facilmente fuori e quasi costringesse i 4 giovanotti a cercare dell'altro, altre domande ed altre risposte, in tal senso, si dice, va raffigurata la conoscenza esoterica dei Beatles, solo come una voglia di conoscere.
Ma appare difficile che sia solo per una voglia di conoscere che su quella copertina appaiono Poe, scrittore Noir, Crowley, mago, scrittore, illusionista, profeta satanico, Sheeva, divinità della morte e della distruzione, oltre che ai simboli occidentali della morte.
C'è chi a torto o a ragione afferma che tutto ciò era dovuto ad un eccessivo liberalismo presente nei pensieri dei 4 ragazzi, essi andavano avanti con le loro ricerche e andando avanti rifiutavano ogni autorità ed ogni sistema. Persino quando furono nominati baronetti a furor di popolo i Beatles mostrarono di non gradire l'autorità e il sistema e non risparmiarono dal vilipendio neppure la loro regina. Ad anni di distanza dalla scomparsa del gruppo, Manson e i suoi discepoli dopo aver commesso notevoli atti di violenza e aver con il sangue delle proprie vittime imbrattato i muri e composto scritte rifacenti ai testi dei Beatles giustificarono più volte il proprio comportamento dicendo che erano stati i Beatles a volerlo, erano dei chiari messaggi scritti nei loro testi e durante il processo si arrivò persino a risentire molte volte alcune canzoni dei Beatles, rallentandole, riproducendole al contrario, sezionandone parti e carpendone messaggi celati al loro interno.

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